Un folto ed attento pubblico del Salone del Libro di Torino ha assistito alla presentazione del romanzo di Luciano Prestia “Il contabile della ‘ndrina”. Il libro, frutto di un progetto editoriale di Libritalia realizzato in team che ha coinvolto, per le ricerche bibliografiche, lo storico Foca Accetta ed i suoi valenti grafici per la organizzazione del prodotto, si è proposto di colmare, anche se in forma romanzata, il vuoto d’informazioni ed il mistero che ha accompagnato la ‘ndrangheta negli ultimi cento anni. Gli importanti relatori, il Prof. Enzo Ciconte, storico e saggista, uno dei piú autorevoli conoscitori dei fenomeni di ‘ndrangheta nel Paese; Nuccio Jovene Presidente di Trame, poderosa organizzazione culturale che lotta contro le Mafie ed Annamaria Frustaci, Procuratore della DDa di Catanzaro, attualmente PM nel maxiprocesso Rinascita Scott.
Ciconte, riconoscendo la capacità di penetrazione tra il grande pubblico dei fatti reali in forma romanzata, ha confermato l’esattezza delle circostanze narrate ed un ulteriore passo in avanti verso la consapevolezza del danno che la ‘ndrangheta procura alla Calabria ed al Paese tutto. Pur non volendo anticipare nulla sulla trama dell’ultimo romanzo di Prestia, Ciconte ha sottolineato quanto le vicende del protagonista del romanzo abbiano confermato una sua teoria, da sempre sostenuta, che i figli dei boss ‘ ndranghetisti non siano sempre destinati a seguire le orme paterne. Nuccio Jovene, ha affermato di aver apprezzato particolarmente la storia narrata, che ha trovato emozionante e di piacevole lettura. Ha poi auspicato, come emerge dalle vicende narrate, che anche nella realtà la politica tutta si affranchi dai condizionamenti mafiosi e guidi la società calabrese verso il riscatto e la rinascita. Il Procuratore Frustaci si è ritrovata pienamente nel lavoro svolto per la realizzazione de “Il contabile della ‘ndrina”, trovandolo sorprendente ma nello stesso tempo storicamente puntuale. Ne ha sottolineata l’utilità alla circolazione del messaggio di legalità specialmente tra i giovani, riconoscendo alla lettura uno degli strumenti di affrancamento dal giogo della ‘ndrangheta.
Ciconte, riconoscendo la capacità di penetrazione tra il grande pubblico dei fatti reali in forma romanzata, ha confermato l’esattezza delle circostanze narrate ed un ulteriore passo in avanti verso la consapevolezza del danno che la ‘ndrangheta procura alla Calabria ed al Paese tutto. Pur non volendo anticipare nulla sulla trama dell’ultimo romanzo di Prestia, Ciconte ha sottolineato quanto le vicende del protagonista del romanzo abbiano confermato una sua teoria, da sempre sostenuta, che i figli dei boss ‘ ndranghetisti non siano sempre destinati a seguire le orme paterne. Nuccio Jovene, ha affermato di aver apprezzato particolarmente la storia narrata, che ha trovato emozionante e di piacevole lettura. Ha poi auspicato, come emerge dalle vicende narrate, che anche nella realtà la politica tutta si affranchi dai condizionamenti mafiosi e guidi la società calabrese verso il riscatto e la rinascita. Il Procuratore Frustaci si è ritrovata pienamente nel lavoro svolto per la realizzazione de “Il contabile della ‘ndrina”, trovandolo sorprendente ma nello stesso tempo storicamente puntuale. Ne ha sottolineata l’utilità alla circolazione del messaggio di legalità specialmente tra i giovani, riconoscendo alla lettura uno degli strumenti di affrancamento dal giogo della ‘ndrangheta.
