Il Cosenza è in crescita: pari di sostanza a Perugia

di Antonio Battaglia – Finalmente, oseremmo dire. Il Cosenza visto nella seconda frazione di Perugia ricorda nitidamente quello della scorsa stagione: cazzuto, caparbio, duro a morire. Ecco, di questo passo i tifosi silani possono ben sperare.

Il rocambolesco 2-2 finale del “Curi” regala ai Lupi un punticino prezioso per morale e classifica. Ad onor del vero, tuttavia, ci verrebbe da dire che il Cosenza avrebbe meritato di vincere: a parte la prima mezz’ora di gioco, infatti, i rossoblu hanno sfoderato una prestazione assolutamente encomiabile. Sul terreno di una corazzata della cadetteria, mica bazzecole.

Il rocambolesco 2-2 finale del “Curi” regala ai Lupi un punticino prezioso per morale e classifica. Ad onor del vero, tuttavia, ci verrebbe da dire che il Cosenza avrebbe meritato di vincere: a parte la prima mezz’ora di gioco, infatti, i rossoblu hanno sfoderato una prestazione assolutamente encomiabile. Sul terreno di una corazzata della cadetteria, mica bazzecole.

Andiamo alla cronaca. Il Perugia inizia subito forte e già dopo un paio di minuti crea un brivido, con un tiro-cross di Rosi che Perina deve smanacciare in angolo. I padroni di casa attaccano a pieno organico, a discapito di un Cosenza molto basso e guardingo.

Al 9′ altro pericolo biancorosso, con Carraro che da buona posizione manda alto sopra la traversa. Il Cosenza fa fatica ad entrare in partita, compie diversi errori in appoggio e, al 18′, va meritatamente in svantaggio: punizione dai venti metri, Iemmello raccoglie il pallone di testa e colpisce prima il palo, mentre sulla ribattuta trafigge Perina.

Il Cosenza prova ad alzare il baricentro, ma cinque minuti dopo rischia di subire il doppio svantaggio con uno scavetto di Capone che si stampa sul palo. Negli ultimi venti minuti, la squadra di Braglia prende fiducia e cresce progressivamente, ma i padroni di casa si difendono con grande ordine.

Inizio ripresa in distesa per i silani, che dopo appena sessanta secondi trovano il gol del pari: Pierini calcia verso la porta ma il pallone ribatte sui piedi di Sciaudone, che di destro scarica alle spalle di Vicario. Nel secondo atto del match sembra andare in scena un copione diverso, quasi inedito: è il Cosenza che fa la partita e imposta il gioco, costringendo un Perugia poco brioso a tenere botta.

All’improvviso, però, ecco l’episodio che taglia le gambe ai Lupi: corner per i padroni di casa, sul pallone arriva Falasco che di braccio manda in rete. L’arbitro non ravvisa il netto fallo e convalida la rete ai biancorossi, tra lo sgomento generale degli ospiti. Ma la giustizia divina esiste, eccome se esiste: dimostrazione qualche manciata di secondi più tardi, quando Rivière intercetta in porta un cross dalla destra di Bàez ristabilendo la parità.

A questo punto, il ritmo si alza a dismisura e le squadre corrono da una parte e dall’altra alla ricerca del vantaggio. Più pericoloso il Cosenza, che domina il match nell’ultimo quarto d’ora creando diversi brividi nella trequarti avversaria. All’83’ D’Orazio conclude bene in porta trovando un ottimo intervento di Vicario, mentre sei minuti più tardi un miracolo della difesa perugina nega il gol a Bruccini.

Il Cosenza è ufficialmente fuori dalla zona rossa. Ora testa al prossimo impegno casalingo contro il Pordenone: servirà necessariamente la stessa grinta di questa sera.

Redazione Calabria 7

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