Il Covid-19 non ferma il progetto di formazione e lavoro in carcere partito 5 anni fa, che vede la collaborazione tra Callipo Conserve Alimentari e il penitenziario di Vibo Valentia: attivato protocollo di massima sicurezza, con il supporto della polizia penitenziaria, per permettere a 6 detenuti di confezionare 11.000 idee regalo natalizie dell’azienda calabrese. Un progetto di inclusione sociale che va oltre la solidarietà, per rendere la detenzione un’occasione di recupero delle persone. Con questo obiettivo si rinnova la collaborazione tra Callipo, azienda calabrese con una storia di 107 anni nelle conserve ittiche di qualità, e la casa circondariale di Vibo Valentia per assumere e formare anche quest’anno 6 detenuti meritevoli.
Per il quinto anno consecutivo il lavoro arriva dietro le sbarre con Callipo che affida ai detenuti la responsabilità del confezionamento di 11.000 idee regalo che saranno messe in vendita per le prossime festività natalizie. L’emergenza covid-19, che ha colpito duramente diverse strutture penitenziarie in Italia, non ha fermato questa iniziativa. In un anno in cui la vita detentiva è stata, infatti, severamente condizionata dalla pandemia in atto è stato possibile portare avanti questo progetto di risocializzazione dei detenuti grazie alla disponibilità e all’impegno costante del Corpo di polizia penitenziaria di Vibo Valentia. La consapevolezza del valore che la formazione e di lavoro rappresentano per i detenuti hanno portato a Vibo Valentia all’attivazione di un protocollo di massima sicurezza per tutelare sia la salute dei detenuti che quella del personale Callipo incaricato all’affiancamento durante tutto il periodo di attività.
Per il quinto anno consecutivo il lavoro arriva dietro le sbarre con Callipo che affida ai detenuti la responsabilità del confezionamento di 11.000 idee regalo che saranno messe in vendita per le prossime festività natalizie. L’emergenza covid-19, che ha colpito duramente diverse strutture penitenziarie in Italia, non ha fermato questa iniziativa. In un anno in cui la vita detentiva è stata, infatti, severamente condizionata dalla pandemia in atto è stato possibile portare avanti questo progetto di risocializzazione dei detenuti grazie alla disponibilità e all’impegno costante del Corpo di polizia penitenziaria di Vibo Valentia. La consapevolezza del valore che la formazione e di lavoro rappresentano per i detenuti hanno portato a Vibo Valentia all’attivazione di un protocollo di massima sicurezza per tutelare sia la salute dei detenuti che quella del personale Callipo incaricato all’affiancamento durante tutto il periodo di attività.