Il doppio ruolo di Cuda e l’ipotesi commissariamento. Continua la faida nel Pd di Catanzaro

Il segretario provinciale, che sponsorizzava Pitaro, ora è anche candidato alle Regionali. La resa dei conti interna ai dem è tutt’altro che archiviata
cuda

Alcune fonti interne fiutano da giorni aria di commissariamento, altre spiegano che, anche se così fosse, non si tratterebbe di un provvedimento “punitivo” ma di un adempimento di natura statutaria. Quel che è certo è che, dopo il caso Pitaro e la lotta interna per le candidature, nel Pd catanzarese la resa dei conti è tutt’altro che archiviata. Al massimo è rimandata al post elezioni, giusto perché in questa fase si cerca di limitare il più possibile ulteriori frizioni e conseguenti emorragie di consenso.

Il doppio ruolo

Il doppio ruolo

Molto ruota attorno al ruolo, in questo momento doppio, del segretario provinciale Gianluca Cuda, che già nel periodo precedente alla formazione delle liste aveva annunciato le dimissioni per poi ritirarle. A liste depositate, Cuda ricopre anche la veste di candidato al consiglio regionale. I fatti recenti sono noti: c’è stata una guerra interna fino all’ultimo minuto per sbarrare la strada alla ricandidatura, nel Pd, dell’uscente Francesco Pitaro. È finita con la sua esclusione – commentata da lui e dal suo entourage con accuse pesantissime ai vertici del partito e della stessa coalizione – e con la candidatura dello stesso Cuda, affiancato – per restare ai “maschietti” del Catanzarese – da Ernesto Alecci e Fabio Guerriero.

La nuova crisi

Lo stesso segretario provinciale non ha fatto mistero di aver tentato di far inserire Pitaro in lista e di aver ritenuto “ingiusta” la sua esclusione. Ha poi aggiunto di aver avuto una nuova “seria crisi di appartenenza” e di essere stato tentato di “lasciare definitivamente”, ma poi ha “riflettuto” e ha concluso che “è tempo di combattere”. Al di là delle interpretazioni e dei pronostici sull’eventuale commissariamento della federazione provinciale, è chiaro che, comunque vadano le elezioni, difficilmente Cuda potrà essere ancora segretario: se venisse eletto, a norma di statuto Pd, sarebbe incompatibile; se dovesse mancare l’obiettivo per la seconda volta consecutiva dovrebbe trarne le conseguenze politiche. C’è da scommettere che, in un caso o nell’altro, la faida nel Pd catanzarese è destinata ad andare avanti.

s. p.

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