Il feretro di Paolo Rossi portato in spalla dagli Azzurri campioni del mondo ’82

morto paolo rossi

Il feretro di Paolo Rossi è entrato nel Duomo di Vicenza portato da alcuni ex compagni di quello storico Mundial di Spagna ’82. A portare il feretro il figlio Alessandro e anche Antonio Cabrini, Marco Tardelli, Giancarlo Antognoni. Dietro la moglie Federica e le figlie Sofia Elena e Maria Vittoria. Presente anche il presidente della Federcalcio, Gravina. In chiesa, tra i tanti coperti dalla mascherina, anche Lele Oriali e Dossena.

All’interno del Duomo massimo 250 persone a seguito delle misure anti-covid. Le esequie vengono officiate dal monsignor Pierangelo Ruaro delegato del vescovo. Alessandro, il figlio di Paolo Rossi, ha deposto un cuscino di rose bianche sulla bara di legno chiaro del padre scomparso il 9 dicembre scorso a 64 anni a seguito di una grave malattia.

All’interno del Duomo massimo 250 persone a seguito delle misure anti-covid. Le esequie vengono officiate dal monsignor Pierangelo Ruaro delegato del vescovo. Alessandro, il figlio di Paolo Rossi, ha deposto un cuscino di rose bianche sulla bara di legno chiaro del padre scomparso il 9 dicembre scorso a 64 anni a seguito di una grave malattia.

Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, sul feretro ha depositato la maglia azzurra di ‘Pablito’. In apertura delle esequie sono intervenuti Matteo Martini, il giornalista Fabio Guadagnini e l’amico di sempre Luigi Pelaggi (“sei stato l’amico ideale che non potro’ mai dimenticare”, ha detto).

Sul sagrato del Duomo di Vicenza, appena il feretro di Paolo Rossi è arrivato, sono stati intonati i cori, “Paolo, Paolo”. La bara in legno chiaro di ‘Pablito’ è stata portata a spalla da Marco Tardelli e Antonio Cabrini. Attorno alla bara anche Giancarlo Antognoni, Fulvio Collovati, Alessandro Altobelli, Franco Causio, Lele Oriali, Beppe Dossena, Daniele Massaro, Giuseppe Bergomi, Franco Baresi e Giovanni Galli.

All’interno del Duomo tra i 250 presenti anche, Bruno Conti, Roberto Baggio, Giuseppe Galderisi e Roberto Bettega. In chiesa sono stati portati anche gli stendardi di Vicenza e Juventus.

“Non ci aspettavamo una tragedia come questa, la vita ti riserva cose belle e momenti come questi. Paolo era un fiore all’occhiello per noi, lui non ci ha voluto coinvolgere nella sua malattia. La famiglia ci aveva sempre rassicurati, era stata una scelta sua quella di non dirci niente. Grazie di tutto Paolo”.

Sono le parole di Alessandro Altobelli oggi a Vicenza in occasione dei funerali del suo grande amico e compagno di squadra Paolo Rossi deceduto il 9 dicembre all’età di 64 anni a seguito di una grave malattia. Altobelli, detto ‘Spillo’, in quel Mondiale del 1982 quando l’Italia trascinata proprio da ‘Pablito’ al terzo titolo mondiale, e’ entrato in campo tre volte, contro l’Argentina, Polonia e in finale contro la Germania Ovest segnando il 3 a 0 (dopo Rossi e Tardelli) e qualche minuto prima del gol della bandiera tedesco siglato da Breitner.

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