Il futuro di Cosenza e le scelte dell’era Occhiuto, approvato bilancio 2021-2023

Il nuovo assessore al Bilancio: “Non vi nego che sono preoccupato, partiamo in grande difficoltà”. Il sindaco Franz Caruso: "Non è il nostro bilancio"

di Maria Teresa Improta – Cinque punti all’ordine del giorno incisivi per il futuro della città di Cosenza. Dal bilancio di previsione 2021/2023 alle spese di somma urgenza. Questa mattina a Palazzo dei Bruzi al voto in Consiglio comunale atti che coinvolgono in maniera diretta i cittadini. Scelte che riguardano anche aree e fabbricati da destinare all’emergenza abitativa, al fare impresa o welfare. Ufficializzato il verbale della seduta consiliare precedente si è passati all’approvazione di documenti determinanti per l’andamento delle casse del Comune di Cosenza. Accorpate in un’unica discussione tre scelte che disegnano l’economia cosentina dei prossimi anni: la verifica delle quantità e qualità delle aree e dei fabbricati da destinare alla residenza ed alle attività produttive e terziarie per il 2021; l’approvazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione; l’esame e l’approvazione del bilancio di previsione 2021/2023 del Documento Unico di Programmazione e dei relativi allegati. Approvati all’unanimità. Nella discussione è stato rilevato il fallimento della mansione affidata alla società privata per riscuotere i tributi del Comune di Cosenza.

Il nuovo assessore al Bilancio: “Situazione grave”

Il nuovo assessore al Bilancio: “Situazione grave”

Un macigno sulla Giunta Caruso. Il neo assessore al Bilancio del Comune di Cosenza Francesco Giordano ha ribadito, nel presentare i documenti, che la situazione è grave. “Approvare questo bilancio di previsione 2021/2023 è un atto dovuto, – ha affermato Giordano – c’è poco da discutere. Gli immobili del Comune di Cosenza messi in vendita sono cespiti che dovevano essere valorizzati o fittati per far cassa. Non è stato fatto. Nei municipi in dissesto finanziario come Cosenza è obbligatorio e i proventi devono essere usati per coprire i debiti. Quello che approviamo dovrà essere un documento al quale segue l’attivazione di Palazzo dei Bruzi per alienare gli immobili e recuperare denaro. La capacità contributiva dei cosentini purtroppo non copre la riduzione dei finanziamenti governativi a favore del Comune. Quindi la soluzione è stata mettere sul mercato tutti i beni comunali che è possibile dismettere da concordare con la commissione straordinaria di liquidazione. È essenziale per il bilancio di previsione 2021/2023”.

Il bilancio ereditato

“Siamo in una situazione inusuale – spiega l’assessore al Bilancio Giordano – perché stiamo approvando in estremo ritardo. E’ un bilancio approvato due giorni prima di Capodanno, a consuntivo, ereditato, redatto dalla precedente amministrazione. Non possiamo discostarci da quelle previsioni. Andavano riviste però sia uscite sia entrate per mantenere l’equilibrio. Il disavanzo dell’esercizio 2020 è di 11 milioni di euro. Una somma cristallizzata che abbiamo dovuto colmare azzoppando il bilancio 2021 per garantire servizi essenziali. Parliamo di numeri, equilibri, è un debito che ci porteremo dietro fino al 2023. Recuperando 7 milioni di euro abbiamo rivisitato il fondo garanzia senza lasciare scoperti i servizi essenziali. Il bilancio presentato oggi, come certifica il presidente del Collegio dei revisori dei conti, può essere approvato, e ha una visione che io condivido. Non vi nego che sono preoccupato, partiamo in grande difficoltà. In questo bilancio non vedo programmazione e non c’è la sezione strategica. Il 31 dicembre 2019 rappresenta lo spartiacque del dissesto finanziario del Comune di Cosenza. La Commissione Straordinaria di Liquidazione si spera riesca a non lasciare indietro nessuno pagando tutti i creditori. Va evidenziato che alla massa passiva vanno aggointi 43 milioni di euro. La gente deve sapere. C’è personale preparato ridotto al lumicino che lavora con onestà intellettuale, vi saranno pensionamenti”.

Il problema dell’assenza di senso civico

“Ritengo il problema odierno frutto di mancata comprensione della gravità della situazione. Sono un umile tecnico, – tuona Giordano che dal 2020 fino a pochi giorni fa era parte della commissione straordinaria dia liquidazione insediatasi dopo il dissesto a Palazzo dei Bruzi – non un politico. Credo che sia stata la carenza di competenze tecniche ad aver comportato queste passività. La società esterna – dichiara Giordano riferendosi a Municipia – poteva essere messa alle strette e indotta ad eseguire la riscossione per la quale viene retribuita dal Comune di Cosenza. Invece ci ritroviamo con l’incasso di tributi inferiore al 20%. Serve senso civico, è importante contribure alle spese della collettività. Altrimenti il Comune rimarrà senza servizi essenziali. Se arriva la bolletta Tari va pagata perché serve a per pagare lo smaltimento dei rifiuti. È un servizio primario per tutti, magari non è un servizio perfetto, forse presenta criticità proprio perché non si incassano i pagamenti da parte dei cittadini. Certo ci sono le responsabilità delle istituzioni, il ruolo Tari 2021 è stato inviato quanlche giorno fa: questo non è concepibile. Bisonga invertire la rotta e sfruttare la possibilità che offre la legge per potenziare la macchina amministrativa comunale. Assumere persone competenti. Se saranno preparati riusciremo a sanare la situazione, serve uno forzo congiunto per dare copertura a d attività di cui questa amministrazione intende assumersi la paternità, ma di cui non è padre”.

Dai banchi della minoranza si difende l’operato di Occhiuto

Dall’opposizione il consigliere più votato, Francesco Spadafora, che sedeva tra i banchi della maggioranza nell’amministrazione Occhiuto ci tiene a fare alcune precisazioni. “In questi 10 anni – afferma Spadafora, consigliere in quota Frateli d’Italia – la nostra città ha cambiato volto ed è diventata attrattiva. Sono stati commessi errori, ma solo chi non fa non sbaglia. Credo che anche la nuova amministrazione commetterà degli sbagli. Come gruppo di Fratelli d’Italia auspichiamo che si possa continuare il lavoro da noi avviato e che non si distrugga ciò che di buone è stato realizzato. Oltre ad essere un documento contabile, il bilancio di previsione 2021/2023 è un documento anche di programmazione politica triennale. Mediante tale strumento sono state compiute delle scelte che ritengo possano avere continuità, esprimeremo voto favorevole al bilancio di previsione. E’ un atto di responsabilità e correttezza, nonché un apprezzamento nei confronti di chi in questi giorni ha lavorato per redigere questo documento. Anticipo che voteremo anche positivamente il bilancio consuntivo. E’ un dovere perché farà riferimento alla nostra gestione amministrativa che è bene precisare non ha provocato disastri, buchi e voragini, ma buone pratiche e atti che consentiranno alla nuova amministrazione di programmare un futuro migliore alla nostra città. Auspico che nel corso di questa consiliatura possano prevalere le cose che ci uniscono, non quelle che ci separano. Servirà a costruire un futuro migliore per la nostra amata Cosenza”.

Ex vicesindaco Caruso: “Conti non sono disastrosi”

“Oggi viene approvato l’attuale bilancio che comprende anche le prescrizioni ministeriali e ha lo scopo di contribuire al risanamento delle casse del Comune di Cosenza. Per coerenza – afferma l’ex vicesindaco della Giunta Occhiuto Francesco Caruso – non abbiamo difficoltà a votare questa pratica di bilancio. Ciò rappresenta  l’adozione di un piano essenziale per il riequilibrio. Comprendo l’imbarazzo di una maggioranza che si affanna per lanciare l’operazione verità che ritengo si stia sciogliendo come una bolla di sapone. La tanto sbandierata trasparenza tesa ad imputare all’amministrazione uscente responsabilità esclusive del dissesto. Di fatto, però, abbiamo ereditato nel 2011 e che abbiamo gestito nel migliore dei modi attenuando negli anni gli effetti di un epilogo già scontato. I conti del Comune di Cosenza sono oggi delicati, ma non disastrosi. Come succede nell’80% del Comuni del Sud Italia che sono in dissesto e pre-dissessto. La nostra verità coincide con quella dell’assessore al Bilancio Giordano. Ha detto che non ravvisa elementi per portare gli atti in Procura. Vi invito a passare alla fase successiva, senza più lamenti. Noi nei 2011 abbiamo già trovato un Comune in sofferenza, c’è un disavanzo è vero: era un passaggio ineludibile. Una conseguenza inevitabile, ma nonostante tutto siamo riusciti a far crescere la città rendendola attrattiva. Il trascorso decennio amministrativo 2011/2021 ha segnato una formidabile stagione di ripensamento complessivo dell’idea stessa di città, aprendo Cosenza verso un futuro ispirato alla sostenibilità, alla socialità e all’innovazione urbanistica. La città è risultata in risalita in tutte le graduatorie riferite alla vivibilità e alle buone pratiche, ricevendo premi e riconoscimenti. Per dare attuazione al risanamento delle casse comunali che noi abbiamo avviato, dobbiamo migliorare capacità di riscossione delle entrate tributarie”.

Il sindaco di Cosenza Franz Caruso: “Non è il nostro bilancio”

Il sindaco di Cosenza Franz Caruso ha rilevato che si tratta di un “dato allarmante quello del disavanzo da 12 milioni di euro. Questo non è il nostro bilancio. E’ un’azione di grande amore verso la città. Le conseguenze sulle imprese e i cittadini che avevano lavorato con l’amministrazione non dovevano essere ignorate per questo motivo ci assumiamo questa enorme responsabilità”. Bianca Rende chiede di portare gli atti alla Corte dei Conti perché “la città deve sapere”. Approvato il documento che prevede la ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche incluse Amaco e fusione con Smc, nonché l’attività in liquidazione di Cosenza Acqua Spa che verrà trasformata in società speciale. L’approvazione delle somme per i lavori di somma urgenza è stata rinviata al prossimo Consiglio comunale perché pare non vi sia ancora la relazione del Collegio dei revisori dei conti.

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