Potrebbe arrivare già lunedì il nuovo Dpcm di novembre con la stretta per arginare l’avanzata del Coronavirus in Italia. A imprimere l’accelerata lo stesso premier Giuseppe Conte. Non sarà probabilmente il lockdown generalizzato temuto da molti italiani, ma si avranno “una, due o tre settimane di stop a livello territoriale”, come ha anticipato oggi il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. Si andrebbe quindi verso chiusure provinciali, laddove è necessario, e si rivedrebbero anche le modalità del trasporto pubblico: sarebbero queste, infatti, le indicazioni emerse nella riunione del Comitato tecnico scientifico.
Ipotesi stretta sugli spostamenti tra le regioni
Ipotesi stretta sugli spostamenti tra le regioni
Gli esperti avrebbero comunque sottolineato la necessità di attendere ancora qualche giorno per vedere gli effetti del Dpcm del 24 ottobre suggerendo una stretta a livello locale nelle zone del territorio nazionale dove l’indice Rt è più alto. Il governo starebbe valutando di imprimere una stretta anche agli spostamenti tra le regioni. Il tema – a quanto si apprende da fonti della maggioranza – sarebbe stato discusso nel corso della riunione a palazzo Chigi ma ancora non sarebbe stata presa nessuna decisione. Inoltre l’esecutivo starebbe valutando anche di predisporre degli Hotel Covid dove ospitare persone che non avendo spazio a casa per isolarsi rischiano di contagiare i familiari.