Il gruppo catanzarese di Area DG si mobilita per l’avvocata iraniana Nasrin Sotoudeh

Nel mese di aprile è stata condannata alla pena di 38 anni di prigione e a 148 frustate da infliggere sulla pubblica piazza, ma non ha mai abbandonato le sue battaglie
Nasrin Sotoudeh

Il gruppo di Catanzaro di Area Democratica per la Giustizia ha espresso la propria solidarietà nei confronti di una avvocata iraniana (iscritta honoris causa alle Camere penali cosentine), “ingiustamente detenuta (come molti altri dissidenti) per la sua opposizione al regime”.

“Nasrin Sotoudeh – si legge in una nota del gruppo della magistratura associata – è una avvocata iraniana, attivista per i diritti umani. Come tante donne in Iran combatte per il rispetto dei diritti umani e per il
riconoscimento delle libertà fondamentali, calpestati da un regime oscurantista e illiberale. Si è distinta, in particolare, nell’esercizio della sua professione per la difesa delle minoranze religiose, delle donne, dei minori e dei manifestanti contro le frodi elettorali, contro la pena di morte e la tortura da parte del regime”.

“Nasrin Sotoudeh – si legge in una nota del gruppo della magistratura associata – è una avvocata iraniana, attivista per i diritti umani. Come tante donne in Iran combatte per il rispetto dei diritti umani e per il
riconoscimento delle libertà fondamentali, calpestati da un regime oscurantista e illiberale. Si è distinta, in particolare, nell’esercizio della sua professione per la difesa delle minoranze religiose, delle donne, dei minori e dei manifestanti contro le frodi elettorali, contro la pena di morte e la tortura da parte del regime”.

Nasrin Sotoudeh condannata a 38 anni di prigione e a 148 frustate

Nasrin Sotoudeh, ricordano i componenti del gruppo, “che è stata detenuta in diverse occasioni, si è vista revocare l’autorizzazione all’esercizio della professione, e nel mese di aprile è stata condannata alla pena di 38 anni di prigione e a 148 frustate da infliggere sulla pubblica piazza, ma non ha mai abbandonato le sue battaglie. Ha partecipato, senza indossare il velo, alla sepoltura di Armita Geravand, la ragazza morta sabato, un mese dopo essere stata aggredita da una guardia della metropolitana perché non indossava il velo, alla stregua di quanto accaduto a Mahsa Amini. Per questo è stata duramente picchiata e arrestata e da quel momento non si hanno sue notizie”.

La Camera Penale di Cosenza, con delibera del 24 maggio 2019, ha conferito l’iscrizione honoris causa all’avvocata Nasrin Sotoudeh sottolineando il “valore ed il coraggio del suo impegno professionale ed “adottandola” quale sua componente”. Il gruppo di Area DG è “da sempre sensibile al tema del rispetto dei diritti umani, alla lotta contro ogni forma di discriminazione. Riconosce la indispensabile funzione del
difensore, eroica in Paesi dove sono soppresse le libertà fondamentali ed il dissenso si paga col sangue”.

“Siamo vicini alle donne iraniane, la cui condizione ha subito una tremenda involuzione a partire dagli anni Sessanta – Settanta, monito per non considerare acquisiti i diritti una volta per sempre e per tenere alta la soglia di attenzione nella tutela delle libertà fondamentali. Siamo vicini a Nasrin Sotoudeh e ci uniamo coralmente agli appelli per la sua immediata liberazione”, concludono i componenti di Area DG.

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