Primo lunedì con l’obbligo di green pass per accedere ai luoghi di lavoro. La norma, il Decreto Legge 127 del 2021, prevede infatti che dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, qualsiasi lavoratore, sia pubblico che privato, sia subordinato che autonomo, ha l’obbligo di possedere il green pass per poter accedere al luogo di lavoro.
Primo lunedì con l’obbligo di green pass per accedere ai luoghi di lavoro. La norma, il Decreto Legge 127 del 2021, prevede infatti che dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, qualsiasi lavoratore, sia pubblico che privato, sia subordinato che autonomo, ha l’obbligo di possedere il green pass per poter accedere al luogo di lavoro.
C’è già, intanto, chi auspica e attende la revoca dell’ormai nota certificazione verde Covid-19 entro la fine dell’anno, ma gli esperti dicono che la soglia di vaccinati da raggiungere si sarebbe lievemente alzata. I green pass scaricati, nel frattempo, hanno superato quota 100 milioni. Accelerazione esponenziale anche sul fronte tamponi, un vero e proprio boom quello verificatosi negli ultimi giorni, subito dopo l’entrata in vigore dell’obbligo per i lavoratori. Per quanto riguarda l’altro lato della medaglia, a causa dell’elevato aumento della sottoposizione al tampone, si sono verificati primi disservizi e code in varie farmacie e laboratori della Calabria.
In crescita anche, come segnalano dalla struttura del commissario all’emergenza Francesco Figliuolo, le prime inoculazioni di vaccino anti-Covid. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha ipotizzato una probabile eliminazione del green pass entro la fine dell’anno “solo se la campagna raggiungerà l’obiettivo del 90%”. Non è escluso che però l’obbligo possa essere in anticipo o anche prolungato rispetto alla scadenza prevista. Molto dipenderà dall’andamento delle vaccinazioni e della curva epidemiologica. “Ci avviamo per lo meno a una situazione di sicurezza, anche se la pandemia non è finita”, commenta il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi.
I nodi da sciogliere
Nel tardo pomeriggio di oggi intanto, esattamente alle ore 18, scade il termine per la presentazione in Senato degli emendamenti sulla conversione del decreto che ha imposto l’obbligo di Green Pass nei luoghi di lavoro. gli emendamenti si concentreranno sui temi più discussi: il prezzo dei tamponi, la validità dei test, l’estensione del certificato ai guariti da Covid-19 negli ultimi 12 mesi, la sospensione dello stipendio e le deroghe per i minori.
“I dati del Covid sono sotto controllo”, dichiara il leader leghista Matteo Salvini. “Se la situazione sarà questa penso che a novembre dovremo archiviare il Green Pass”. L’Italia è fra i paesi più vaccinati al mondo e il certificato obbligatorio per andare a lavorare c’è solo da noi. Una soluzione – rilancia Salvini – potrebbe essere il tampone gratis: “È meglio di niente, siccome è un obbligo imposto dallo Stato, è giusto che lo Stato vada incontro ai cittadini”. Un’altra ipotesi è quella di prolungare la validità del test: “Non faccio lo scienziato – conclude il leader del Carroccio –, ma non è possibile che in alcuni paesi i tamponi valgano fino a una settimana e in Italia due”.
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