(D.C.) – Lo Jonio in tempesta delle ultime ore sembra il paradigma di tutto ciò che non va in questo desolato, e desolante, periodo dominato dal Coronavirus.
Perché, se è vero com’è vero, che in una giornata simile nessuno si azzarderebbe a fare una passeggiata o anche solo a camminare velocemente sul lungomare della Marina di Catanzaro, di certo a Lido a rendere meno spettrale il ‘quadro naturale’ filmato e fotografato stamani da tanta gente per via della quarantena imposta nella zona per limitare il diffondersi del Sars-Cov-2 ci sarebbe un traffico intenso.
Perché, se è vero com’è vero, che in una giornata simile nessuno si azzarderebbe a fare una passeggiata o anche solo a camminare velocemente sul lungomare della Marina di Catanzaro, di certo a Lido a rendere meno spettrale il ‘quadro naturale’ filmato e fotografato stamani da tanta gente per via della quarantena imposta nella zona per limitare il diffondersi del Sars-Cov-2 ci sarebbe un traffico intenso.
Già, l’emblema e il simbolo giustamente vituperato di tanti effetti negativi che l’intensa circolazione veicolare produce ad esempio a danno dell’ecosistema, ma anche lo spaccato di una normalità di cui tutti ci sentiamo orfani. Uno stile di vita per alcuni troppo affannoso, vorticoso e complesso, ma forse l’unico possibile. Riflessione su cui discutere, di certo, però non di sicuro in tempi di Covid-19, il maledetto Virus che ha reso l’umore di tutti nero come questa giornata.