L’obiettivo per il futuro è “dare concretezza a quello che abbiamo iniziato a seminare: il Family Act, la prima riforma integrato, l’assegno unico universale stabile da gennaio, l’approvazione integrale del Family Act, e poi la messa a terra dei progetti contenuti nella prima strategia nazionale per la parità di genere”. Lo ha detto il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, parlando con i giornalisti a Catanzaro, a margine di un incontro al Centro per la giustizia minorile. Bonetti si è inoltre soffermata anche su temi legati alla prima infanzia, ricordando che “è uno dei punti prioritari del Family Act, su questo stiamo già portando avanti azioni concrete. È appena uscita la prima graduatoria dei primi 700 milioni del Pnrr, di questi tra l’altro la Regione Calabria ha avuto un risultato significativo. Un altro progetto importante che stiamo portando avanti insieme con la ministra Carfagna – ha aggiunto il ministro per la Famiglia – è quello dell’introduzione dei Lep, è una delle azioni previste dal piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, su questo siamo impegnati”.
“Il periodo della pandemia ha amplificato un dramma che è ancora troppo evidente nel nostro Paese, quello della violenza contro le donne e contro i minori. Per questo siamo impegnati in un nuovo piano nazionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne. Il nuovo piano – ha proseguito Bonetti – vede impegnati tutti i livelli territoriali, le forze dell’ordine, la magistratura, il governo dei Comuni e delle Regioni, la rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio così fondamentali per la protezione e la presa in carico delle vittime. Bisogna però promuovere – ha concluso il ministro – una cultura della parità di genere per sradicare definitivamente la violenza di genere: questo significa anche dare spazio, enpowerment economico alle donne, dare alle donne opportunità di formazione di lavoro”.
“Il periodo della pandemia ha amplificato un dramma che è ancora troppo evidente nel nostro Paese, quello della violenza contro le donne e contro i minori. Per questo siamo impegnati in un nuovo piano nazionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne. Il nuovo piano – ha proseguito Bonetti – vede impegnati tutti i livelli territoriali, le forze dell’ordine, la magistratura, il governo dei Comuni e delle Regioni, la rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio così fondamentali per la protezione e la presa in carico delle vittime. Bisogna però promuovere – ha concluso il ministro – una cultura della parità di genere per sradicare definitivamente la violenza di genere: questo significa anche dare spazio, enpowerment economico alle donne, dare alle donne opportunità di formazione di lavoro”.
Green pass
“Più di sollevare polemiche il Green pass ha la prospettiva di risollevare il Paese, perché è un incentivo alla vaccinazione. La vaccinazione – ha aggiunto Bonetti – ha l’effetto straordinario di permetterci di riaprire le attività. Il Green pass è uno strumento di libertà, attraverso il quale possiamo continuare a vivere esperienze di socialità, a tenere aperte le attività economiche, produttive, lavorative e soprattutto – lo abbiamo scelto convintamente e l’ho sostenuto come Italia Viva – la possibilità di riaprire le scuole in presenza per tutti gli ordini e gradi. Il Green Pass quindi – ha concluso il ministro per la Famiglia – è uno strumento che tutela i diritti fondamentali, a partire da quelli dei più piccoli”.