Dopo l’aula bunker nella zona industriale di Lamezia Terme, la super Procura nel cuore di Catanzaro. Nicola Gratteri centra un altro dei suoi obiettivi e alla presenza del ministro della Giustizia Carlo Nordio inaugura quella che ha definito una delle Procura più belle d’Italia. Si trova a Piazza Stocco, in un imponente edificio che fino a qualche anno fa era l’ospedale militare. E’ qui che da un paio di settimane si sono trasferiti gli uffici dei magistrati, delle cancellerie e della Polizia giudiziaria che costituiscono la Procura della Repubblica di Catanzaro. Tutto all’interno di un antico convento del ‘400 restaurato, risanato e rimesso in funzione grazie a un finanziamento di oltre 8milioni di euro.
Dopo l’aula bunker nella zona industriale di Lamezia Terme, la super Procura nel cuore di Catanzaro. Nicola Gratteri centra un altro dei suoi obiettivi e alla presenza del ministro della Giustizia Carlo Nordio inaugura quella che ha definito una delle Procura più belle d’Italia. Si trova a Piazza Stocco, in un imponente edificio che fino a qualche anno fa era l’ospedale militare. E’ qui che da un paio di settimane si sono trasferiti gli uffici dei magistrati, delle cancellerie e della Polizia giudiziaria che costituiscono la Procura della Repubblica di Catanzaro. Tutto all’interno di un antico convento del ‘400 restaurato, risanato e rimesso in funzione grazie a un finanziamento di oltre 8milioni di euro.
La cerimonia di inaugurazione
Significativa la presenza del ministro della Giustizia Carlo Nordio che chiuderà la serie di interventi previsti nel corso della cerimonia di inaugurazione alla quale partecipa anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove e dell’Interno Wanda Ferro. In apertura previsto il saluto del procuratore Nicola Gratteri. Il cerimoniale prevede gli interventi del progettista dell’opera, del presidente vicario della Corte d’appello di Catanzaro, del Procuratore generale di Catanzaro e del presidente dell’Ordine distrettuale degli Avvocati. Presenti all’evento, tra gli altri, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il presidente del Consiglio Regionale della Calabria Filippo Mancuso, il presidente della Provincia di Catanzaro Amedeo Mormile, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, il direttore dell’Agenzia del Demanio della Calabria Vittorio Vannini e il soprintendente alle Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone Stefania Argenti. Il progetto e le opere sono stati infatti gestiti dall’Agenzia del Demanio Direzione Calabria e rappresentano il buon esito di una sinergia istituzionale tra Ministero della Giustizia, Comune di Catanzaro ed Agenzia del Demanio. Il gruppo di progettazione, direzione lavori e sicurezza è costituito da RINA Consulting, Corvino & Multari, DFP Engineering e AS con la partecipazione della società Geolog, ingegnere Lorenzi e architetto Malara. L’ATI appaltatrice è costituita dal Consorzio Athanor Scarl con l’impresa Giovanni Izzo Restauri. Le imprese esecutrici locali sono state la Costruzioni Edili 2001 srl e la Sami srl di Catanzaro. Il progetto è stato premiato al The Plan Awards 2019 con la menzione d’onore nella categoria “Renovation”.
Da ex ospedale militare a super Procura
Il complesso, realizzato a partire dal XV, ospitava in origine il convento degli Osservanti. Nella seconda metà dell’800, il convento e parte della chiesa erano utilizzati come compendio militare, e destinazione successiva ad ospedale militare, che più tardi vi impiantò l’ospedale militare. Con il decreto n. 824 del 13.04.2011 della direzione regionale per i beni Culturali e paesaggistici della Calabria il bene è stato dichiarato di interesse storico artistico ai sensi dell’art. 10 comma 1 del D.Lgs 22 gennaio 2004. Con la delibera di Consiglio comunale n. 89 del 15/06/2016 è stata assegnata al Ministero della Giustizia una porzione del compendio perché fosse riqualificata e trasformata in sede degli uffici giudiziari di Catanzaro. L’area oggetto dell’intervento comprende oltre all’ex convento con aree esterne di pertinenza, una serie di edifici accessori realizzati in epoca recente. Il progetto ha previsto, nella massima tutela e rispetto del disegno originario, mirati interventi, necessari per adeguare e valorizzare l’ex convento alla nuova destinazione. La scelta dei materiali e delle tecnologie impiegate è stata fondata sulla ricerca della compatibilità tra le finalità conservative e di valorizzazione dell’edificio storico e le esigenze di natura prestazionale. Le scelte progettuali sono il risultato di un accurato lavoro di comprensione dell’edificio e delle sue componenti e di una ricerca di tecnologie e materiali adeguati alla tipologia di intervento. L’attenzione verso i caratteri storico-architettonici dell’edificio si è tradotta nell’impiego di soluzioni e materiali originali relativamente agli interventi di restauro e di soluzioni distinguibili e reversibili per gli inserimenti progettuali.
LEGGI ANCHE | Pronta la super Procura di Gratteri, bacchettate ad associazioni e a certa stampa (VIDEO)