Il ministro Zangrillo a Catanzaro, la Cisal: “La Calabria ha bisogno di semplificazione”

La Cisal auspica che la visita di Zangrillo "possa rappresentare un ulteriore tassello su quel mosaico di sinergia tra Governo e Regione necessaria a risolvere i problemi"
zangrillo calabria

Lavorare per “far sì che la Pubblica Amministrazione resti al passo con i tempi, puntando sull’orgoglio di appartenenza, sulla professionalità e sulla passione di chi opera negli Enti, a partire dalla Regione, cuore pulsante del territorio”. È quanto la Cisal regionale ribadirà al ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, in visita istituzionale domani alla Cittadella regionale dove incontrerà il Governatore, Roberto Occhiuto.

La sinergia tra Regione e Governo

La sinergia tra Regione e Governo

“La visita del ministro – continua la nota del sindacato autonomo – auspichiamo possa rappresentare un ulteriore tassello su quel mosaico di sinergia tra Regione e Governo necessaria a risolvere le problematiche esistenti nella nostra terra, soprattutto in termini di precarietà del lavoro e di rafforzamento delle competenze nella Pubblica Amministrazione. Lì dove sta passando e passerà una fetta importante del Pnrr, un’opportunità unica che la Calabria non può rischiare di sprecare”.

Il rilancio della Calabria

Per la Cisal “rilanciare la Calabria semplificando, digitalizzando e qualificando il personale, rafforzando così la capacità amministrativa e progettuale degli enti nell’attuazione del Piano, deve essere l’obiettivo principe, facendo leva anche sulle professionalità certificate dei lavoratori precari. Particolarmente rilevante in questo senso – sottolinea Gianluca Persico – quanto accaduto lo scorso 20 febbraio quando, in Consiglio Regionale, si è messo un punto fermo, dando seguito alle nostre richieste, nella lunghissima vertenza legata ai lavoratori appartenenti alla Legge Regionale 12/2014, i quali, grazie alle competenze acquisite negli anni, andranno a supportare in termini tecnici ed operativi diversi enti territoriali, contrastando così l’atavica mancanza di professionalità all’interno delle amministrazioni locali”.

La guerra tra poveri

“Così come positivo – aggiunge – è stato il bando, di 1956 posti, teso a valorizzare la professionalità acquisita dai tirocinanti calabresi, che ha lasciato dietro di se, tuttavia, un esercito di non idonei ed esclusi su cui è necessaria una riflessione approfondita”.

“In questi giorni, su questa delicata partita – spiega Persico – stiamo assistendo, infatti, ad uno stillicidio di voci che tendono in modo distruttivo ad alimentare una ‘guerra tra poveri’ soprattutto se si pensa che ci sono ulteriori 4400 tirocinanti appartenenti ai TIS, che provengono dallo stesso accordo quadro stipulato nel 2016 insieme a coloro che hanno partecipato alle selezioni ministeriali, che si trovano a supportare gli Enti locali senza nessuna prospettiva futura”.

“Costruire un percorso che possa dare sicurezze anche ai Tis e coinvolgere con nuove procedure selettive i non idonei al bando dei 1956 posti, in modo da dare nuovo impulso ai ministeri in un momento in cui, per come rappresentato da un importante statistica del ‘Formez’, i concorsi sono sempre meno appetibili da parte di alcune fasce di partecipanti, che addirittura rinunciano, è un impegno a cui chiederemo al ministro Zangrillo di dare seguito”.

“La sua visita – conclude la nota della segreteria regionale della Cisal Calabria – auspichiamo possa rappresentare, altresì, un momento importante, in una fase in cui la Regione si appresta a presentare anche una legge di riforma dei servizi per l’impiego, in cui è coinvolto il personale che opera in Azienda Calabria Lavoro, dove, è bene ricordare, esistono dipendenti precari professionalizzati utilizzati per raggiungere obiettivi ma privi di un corretto inquadramento sia dal punto di vista contributivo che contrattuale”.

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