(D.C.) – Catanzaro nella storia, almeno in quella della musica. E anche il mitico Blasco, al secolo Vasco Rossi, ha reso omaggio all’evento e alla città in una delle sue pagine social ufficiali. La ‘vicenda’ è arcinota. Sì consumò, per così dire, un sabato sera di fine settembre di 15 anni fa. È infatti il giorno 25 di un mese simbolico per tanti motivi, le vacanze estive sono da poco terminate e Giove Pluvio lo sottolinea con un ‘temporalone’ di inizio autunno di quelli memorabili.
Ma il capoluogo della Calabria brulica di gente e un suo luogo, la zona di Germaneto, dall’alto pare un formicaio o un litorale cinese dei nostri tempi. Motivo? Lo abbiamo premesso: il re del rock di ‘casa nostra’ si esibisce gratuitamente in una sorta di woodstock italiana…post litteram. Ragion per cui i fan accorrono a frotte nel cuore della periferica Calabria, provenienti da tutto il Paese e forse anche dall’estero. Le stime parleranno di circa 450mila spettatori, assiepati su un gigantesco prato e una piccola collinetta.
Ma il capoluogo della Calabria brulica di gente e un suo luogo, la zona di Germaneto, dall’alto pare un formicaio o un litorale cinese dei nostri tempi. Motivo? Lo abbiamo premesso: il re del rock di ‘casa nostra’ si esibisce gratuitamente in una sorta di woodstock italiana…post litteram. Ragion per cui i fan accorrono a frotte nel cuore della periferica Calabria, provenienti da tutto il Paese e forse anche dall’estero. Le stime parleranno di circa 450mila spettatori, assiepati su un gigantesco prato e una piccola collinetta.
Il sito che ha ospitato il megaconcerto è, come detto, Germaneto. Un’area direzionale, oggi, che a inizio anni Duemila non vantava però nessuna delle strutture chiave con sede lì adesso. Niente Umg, ancora ubicata nei vecchi locali di San Brunone di Colonia, Policlinico universitario, Cittadella regionale e altri uffici del genere. Poi, invece, tutto è cambiato.
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