di Giovanni Bevacqua – “Per poter dire cosa c’è da fare e cosa farò, ho bisogna di guardare qual è la situazione con i miei occhi”. È pragmatico il neo commissario ad acta della Sanità calabrese, Guido Longo, alla sua prima apparizione in Cittadella regionale, a Catanzaro. Si ferma a parlare con la stampa con grande disponibilità ma non lascia trapelare nulla sui suoi piani per il futuro, quello più imminente, per la Calabria. Se non qualche breve considerazione, strappata tra una domanda e l’altra. “È rilevante l’aspetto contabile e amministrativo – ha detto – ma è altrettanto importante la territorializzazione della prestazione sanitaria”. E senza soffermarsi sulle difficoltà che potrà incontrare, perché “sappiamo tutti quali sono”, si è focalizzato su un principio cardine della sua missione: la legalità. “La legalità viene prima di tutto – ha detto ancora – perché porta servizi migliori, libertà di scelta e soprattutto risparmio. Però c’è anche l’altra esigenza che è di migliorare lo standard sanitario”.