Il nodo delle Commissioni: a destra e a sinistra si litiga su Antimafia e Vigilanza

Il punto è all’odg del consiglio regionale. Nella maggioranza nessuno vuole l’antindrangheta. M5S e De Magistris sgomitano per l’altra commissione “speciale”
consiglio regionale

Evidentemente sono talmente “speciali” che attorno a loro si stanno creando mugugni e divisioni sia nella maggioranza che nell’opposizione. È in verità l’attività ordinaria del sottobosco della politica impegnato nella preparazione al consiglio regionale che giovedì, tra i 39 punti all’odg (LEGGI QUI), prevede anche l’elezione di presidenti, vice e segretari delle otto Commissioni esistenti in seno a Palazzo Campanella. Sei di queste sono permanenti e altre, due, appunto, “speciali”, Antimafia e Vigilanza. Sono proprio queste ultime che, per motivi diversi, stanno animando il dibattito non ufficiale tra i partiti che precede ogni spartizione di poltrone.

Antimafia e Vigilanza

Antimafia e Vigilanza

La Presidenza di una Commissione garantisce a chi la ottiene gli stessi privilegi, in termini di compensi aggiuntivi e di staff raddoppiato, dei capigruppo, dei vicepresidenti e dei segretari questori del Consiglio. Ciò ovviamente genera una certa competizione interna agli schieramenti. Nella maggioranza la disputa attorno alla “Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa” riguarda il suo scarso peso politico e anche una certa scivolosità sul piano legalitario a cui il consiglio regionale calabrese è certamente abituato. Nell’opposizione si sgomita invece tra due forze in teoria antisistema come M5S e gruppo De Magistris per conquistare il vertice della Commissione speciale di Vigilanza.

Gli equilibri nella maggioranza

Quest’ultima di prassi è infatti assegnata all’opposizione e, negli accordi che hanno portato all’indicazione di vicepresidenti e segretari questori, il Pd l’ha promessa al pentastellato Francesco Afflitto, posto che l’altro grillino entrato in Consiglio (Davide Tavernise) si è già “sistemato” con il ruolo di capogruppo. In questo caso il Pd ha però venduto qualcosa di assimilabile alla fontana di Trevi di Totò perché alla fine è la maggioranza a decidere se concedere questa Presidenza all’opposizione, cosa che per esempio non è avvenuta nella precedente legislatura. Stavolta non dovrebbe essere così, ma nessuno può dire cosa possa accadere se dovesse saltare l’accordo che prevede, per le altre Commissioni, tre Presidenze a Forza Italia e due a testa per Lega e FdI.

Le aspirazioni di Lo Schiavo

A rivendicare il posto promesso ad Afflitto, già interessato da un ricorso presentato dalla prima dei non eletti Alessia Bausone che verrà discusso il 17 gennaio, è nell’area de Magistris il notaio vibonese Antonio Lo Schiavo, anche lui come Afflitto rimasto “consigliere semplice” visto che il capogruppo è il collega Ferdinando Laghi. Fonti vicine all’ex sindaco di Napoli ribadiscono che il profilo di Lo Schiavo sarebbe il più adatto a guidare un organismo di controllo che già in passato si è occupato di dossier scottanti come la crisi aziendale del Corap, Sorical, i consorzi di bonifica e Calabria Lavoro.

Pd al bivio

Insomma, qualche maligno sussurra che Afflitto possa invece essere il più gradito proprio al centrodestra, visto che ha finora il medico M5S ha dimostrato un’indole non esattamente battagliera ma piuttosto collaborativa in consiglio regionale. In un quadro simile è chiaro che il Pd, maggioranza permettendo, appare portato a rinsaldare l’accordo di coalizione attraverso la spartizione delle caselle escludendo la minoranza di de Magistris e confluendo su Afflitto, ipotesi su cui starebbe spingendo in qualità di garante politica la stessa ex candidata alla Presidenza Amalia Bruni.

s. pel.

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
L'uomo si è consegnato poco fa alla caserma dei carabinieri è accusato di estorsione con il metodo mafioso
Prima tappa di un percorso ancora lungo. La decisione è attesa entro luglio
"Con il ministro Piantedosi abbiamo recepito le richieste dei sindaci che hanno evidenziato le vulnerabilita' finanziarie degli enti locali"
Nel momento in cui la giovane è finita in acqua insieme ad altri tre compagni, tutti recuperati, il fiume Lao era particolarmente ingrossato
La comitiva di 40 ragazzi si era avventurata sul fiume Lao per un'escursione quando per cause accidentali una ragazza è caduta in acqua
"Le navi di grandi dimensioni potranno attraversare lo stretto di Messina quando il Ponte sarà realtà. Lo confermano gli studi"
"La realizzazione di un Consorzio unico non convince, perché attiva un processo di centralizzazione che non ha motivo di esistere"
Incontro tra i presidenti del Consiglio regionale e dell'Ordine dei giornalisti della Calabria. Sottolineato il valore della professione
Il sindaco illustra gli effetti della sentenza della Corte dei conti che ha bocciato il piano di riequilibrio e annuncia vertice al ministero
Nell'attesa dell'arrivo dell'ambulanza i poliziotti hanno seguito le istruzioni fornite telefonicamente dal 118 per non farlo addormentare
RUBRICHE

Calabria7 utilizza cookie, suoi e di terze parti, per offrirti il miglior servizio possibile, misurare il coinvolgimento degli utenti e offrire contenuti mirati.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2023 © All rights reserved