Il Pd catanzarese in campo con una serie di iniziative a sostegno del candidato governatore Nicola Irto

L'obiettivo è "sconfiggere il polo populista di Tansi e De Magistris e quello fallimentare e sovranista del centrodestra"
cuda

Nei giorni scorsi si sono tenute due importanti iniziative, sempre da remoto, convocate dal segretario della Federazione provinciale del Partito Democratico di Catanzaro, Gianluca Cuda. A entrambi gli incontri hanno preso parte il candidato alla presidenza della Regione Nicola Irto e il commissario regionale del partito, Stefano Graziano.
Nella prima riunione, la direzione provinciale, aperta dal segretario Cuda, “si è sviluppato un interessante e partecipato dibattito – si legge – nel quale, oltre a numerosi membri dell’organismo, sono intervenuti il deputato Antonio Viscomi, l’ex sottosegretario Pino Soriero , il presidente dell’Assemblea provinciale Michele Drosi. In tutti gli interventi è stato espresso un grande e convinto apprezzamento per l’elezione a segretario nazionale di Enrico Letta e per i primi passi da lui compiuti, che vanno nella direzione di costruire un partito all’insegna delle parole d’ordine ‘Progressisti nei contenuti, riformisti nei metodi, radicali nei comportamenti'”.
Sul piano regionale, è stata confermata la fiducia e il sostegno per la candidatura di Irto alla presidenza della regione, ed è stato prospettato un programma di iniziative sul territorio per supportare e sostenere la proposta del PD “che è in campo – si legge ancora – per sconfiggere il polo populista di Tansi e De Magistris e quello fallimentare e sovranista del centrodestra, che ancora non è riuscito ad individuare il suo candidato”.
Per quello che attiene l’attività di partito è stata annunciata la convocazione dell’Assemblea provinciale per Venerdì 26 marzo e, da parte di tutti, è stato sottolineato come in un partito si deve stare osservando le regole senza le quali una comunità politica non è tale. Quindi niente fughe in avanti e annunci di candidature a titolo personale. Saranno gli organismi a valutare e a decidere le proposte per la formazione delle liste.

Il secondo incontro è stato quello con i segretari di circolo, che sono i veri protagonisti del partito nei vari territori, che, oltre ai problemi di sempre, stanno facendo i conti con la pandemia, che sta seminando lutti e tragedie e che dovrebbe spingere le Istituzioni preposte a fare per intero la propria parte per accelerare le vaccinazioni e per poter avere un sistema sanitario degno di questo nome.
Negli interventi dei responsabili territoriali del partito è stata espressa unanime condivisione nei confronti di Nicola Irto, al quale sono stati rappresentati i vari problemi e i ritardi che si registrano rispetto alle cose da fare per migliorare la qualità della vita nelle varie realtà. I segretari di circolo hanno dichiarato la loro disponibilità a sviluppare un lavoro politico per consolidare sempre di più la proposta di candidatura di Irto per rendere possibile la vittoria del centrosinistra.
Il segretario provinciale Cuda ha confermato che nei prossimi giorni verrà inviato a tutti i circoli il Vademecum scritto da Letta per innescare una riflessione che coinvolga l’intera comunità del partito sulle idee e le analisi esposte nell’ultima Assemblea Nazionale.
Infine, Nicola Irto, nel ringraziare per il sostegno ribadito da parte di tutti, ha espresso un apprezzamento per l’organizzazione e la presenza del partito in provincia di Catanzaro, l’unica realtà con tutti gli organismi eletti dal congresso e ha sottolineato il suo impegno per la costruzione di una nuova Regione al passo con i tempi e al servizio dei comuni e dei cittadini.
Anche il commissario Graziano ha dato atto al partito della provincia di Catanzaro di saper stare in campo con la sua attività nella direzione di un confronto permanente con gli organismi e con i territori.
Ha annunciato lo svolgimento del congresso regionale subito dopo le elezioni regionali per restituire il partito agli organismi, previsti dallo statuto, e ai calabresi e ha messo l’accento sui problemi della sanità, del turismo e di un contratto di sviluppo su quelle che dovranno essere le opere strategiche per la regione da portare al confronto con il governo nazionale.

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