Il Pd di Catanzaro si spacca in vista dell’assemblea cittadina: in 14 disertano i lavori

I sottoscrittori di un documento non intendono “rendersi complici di un’insipiente iniziativa politica e di conseguenza, incolpevoli artefici di soluzioni pasticciate e preconfenzionate”
pd

Lino Silipo, Massimiliano Cassandra, Nicola Ventura, Elena Bova, Pino Gualtieri, Domenico Rizzo, Gigi Veraldi, Giuseppe Conidi, Franco Critelli, Renato Luppino, Antonio Gigliotti, Salvatore Critelli, Franco Luppino e Francesco Citriniti. Si tratta di un nutrito numero di componenti dell’assemblea del Pd di Catanzaro che hanno deciso di “non partecipare alla prossima assemblea cittadina (indetta per oggi, martedì 21 dicembre) e alle contestuali operazioni elettorali per la individuazione del candidato a sindaco della città”.

Una decisione, questa, arrivata in quanto i sottoscrittori del documento non intendono “rendersi complici di un’insipiente iniziativa politica e di conseguenza, incolpevoli artefici di soluzioni pasticciate e preconfenzionate”.

Una decisione, questa, arrivata in quanto i sottoscrittori del documento non intendono “rendersi complici di un’insipiente iniziativa politica e di conseguenza, incolpevoli artefici di soluzioni pasticciate e preconfenzionate”.

“Il coordinamento si è posto al di fuori di ogni regola interna”

“Il Coordinamento cittadino del Partito democratico – scrivono in una nota i firmatari – ha indetto martedì 21 dicembre un’assemblea congiunta dei circoli della città, con all’ordine del giorno: esito consultazioni con potenziali candidati a Sindaco; decisioni in merito alla scelta del candidato e avvio delle consultazioni tra gli iscritti. Nel corpo della convocazione dell’assise, addirittura a margine, come post-scriptum, è chiaramente puntualizzato che ‘le operazioni di voto degli iscritti continueranno nella giornata di mercoledì 22 dicembre. Il Coordinamento, ponendosi quindi al di fuori di una specifica previsione delle norme statutarie – che, come è noto, non prevedono lo strumento delle ‘consultazioni elettorali’ quanto meno nelle forme preannunciate, ed in assenza peraltro, di un preciso mandato che prevede tra le proprie funzioni, la indizione di anomale consultazioni ‘elettorali’ – ha deciso, autonomamente di porsi al di fuori di ogni regola interna”.

“Voto palesemente illegittimo”

“Per di più – proseguono i firmatari del documento – sottoponendo a un voto palesemente illegittimo (connotato da una evidente – e talvolta voluta – disinformazione ed in assenza di un criterio ‘politico’), la scelta di personalità della società catanzarese che, con senso di responsabilità, si sono rese disponibili – sia pure con i doverosi distinguo – alla candidatura a sindaco della città. Un tale modo di procedere si colloca comunque, al di fuori di un franco confronto che consenta agli stessi iscritti, di valutare e ponderare, tutte le proposte politiche attualmente in campo, anche attraverso un dibattito diretto con gli interessati; peraltro com’è ben noto, non tutti disponibili ad una consultazione elettorale che rischia di divenire strumentale.

In una situazione in cui è in corso la fase congressuale del partito dalla quale emergeranno gruppi dirigenti legittimati non è consentita, a chi oggi è parte di una fase transitoria, come l’attuale Coordinamento dei segretari dei circoli, procedere con questa modalità”.

Commesso un “evidente errore strategico”

Per i rappresentanti del Pd “è necessario che una decisione tanto importante quanto decisiva, per il futuro della città capoluogo di regione e per l’affermazione del centro sinistra nelle prossime consultazioni amministrative segua un percorso politico, affrancato da qualunque logica di gruppo, più o meno esteso. Ma oltre ad una questione di legittimità riteniamo che politicamente si ponga una questione serissima.

I sottoscritti ritengono che il Coordinamento cittadino che in questi mesi ha gestito il partito ha commesso un evidente errore strategico: quello di essersi appiattito su una posizione politica, quella del cosiddetto ‘nuovo centro sinistra’, politicamente sbagliata ed elettoralmente inconsistente, che vede il Pd oggettivamente rinunciare ad una propria proposta tesa alla costruzione di una coalizione ampia che coinvolga forze e personalità, in grado di risultare attrattiva per vasti settori della società civile e alla conseguente e coerente scelta di una candidato sindaco per dar forza e consistenza ad un progetto di Catanzaro capitale della Calabria e città europea”.

“La coalizione del centrosinistra è diventata un feticcio”

A giudizio dei firmatari del documento “la cosiddetta coalizione del nuovo centro sinistra è diventata un feticcio a cui sacrificare ogni iniziativa politica volta al maggior coinvolgimento possibile di forze e personalità, ed a cercare di produrre uno sforzo progettuale programmatico, seppur a grandi linee sulla città (l’attuale tavolo della coalizione non è stato in grado di produrre nulla, o quasi nulla, dal punto di vista tematico e programmatico). Di contro, l’unico obiettivo è stato quello di difendere posizioni e ambizioni già da tempo predefinite e coltivare chissà quali piccole e parziali velleità”.

“Un confronto ampio per la scelta del candidato a sindaco”

“È indispensabile che la scelta del candidato a sindaco avvenga dopo un confronto ampio, non solo con gli iscritti ma anche con quei pezzi di società civile che aspirano concretamente ad un cambio di rotta nella amministrazione della città. Risulta comunque necessario che la scelta del futuro sindaco, venga fatta da organi dirigenti della città legittimati a pieno titolo, da un regolare e democratico congresso tornando così a fare politica ed a parlare della città secondo i canoni della buona politica”.

“La destra è l’artefice dell’involuzione della città”

“I sottoscritti – si legge ancora nel documento – ritengono comunque decisiva per le sorti della città capoluogo di Regione, la partita politica che si giocherà alle prossime elezioni comunali di Catanzaro. Catanzaro ha la necessità di recuperare il ruolo politico/ammnistrativo che le compete. Ciò potrà avvenire se sarà sconfitta la destra che da oltre un decennio governa la città, e che certamente, è ‘l’artefice’ principale dell’attuale profonda involuzione e degrado politico – amministrativo”.

C’è bisogno di una “diversa coalizione democratica”

“Per battere questa destra e la sua classe politica inadeguata, occorre pertanto dare vita a una diversa coalizione democratica: progressista e riformista, composta da partiti, movimenti, associazioni, che avvertono l’esigenza di cambiare pagina a Catanzaro; si ritiene inoltre necessario una nuova coalizione che sia la più ampia possibile composta da autorevoli concittadini, donne e uomini, con una chiara collocazione culturale e politica, democratica, progressista e riformista. Occorre incrementare il più possibile la proposta politico amministrativa in modo tale da offrire alla città e ad un elettorato tendenzialmente di centro destra un’opportunità importante e credibile. Anche la scelta del candidato a sindaco dovrà essere coerente con l’obiettivo che si vuole raggiungere. Riteniamo che il Pd si debba far carico – attraverso un gruppo dirigente legittimato – dell’individuazione di una personalità, a cui proporre la candidatura capace di interpretare questa esigenza”.

“Seria e qualificata novità”

“Una personalità, lo ripetiamo, che sia di impulso ad una coalizione ampia per determinare una proposta politica progettuale in grado di attrarre elettori tradizionalmente ‘tiepidi’ verso le proposte del centro sinistra. Bisognerà che il campo dei progressisti e riformisti offra alla città una seria e qualificata novità, per andare ben oltre alle esperienze degli ultimi anni. Sulla base di un solido progetto politico e di un programma, ancora tutto da costruire – concludono i rappresentanti democrat -, si potrà competere con una destra catanzarese che nonostante le forti contraddizioni al suo interno, rimane elettoralmente forte. Riteniamo pertanto non accettabile la sbagliata proposta di sottoporre ai voti (in questa situazione e con la modalità in cui si è proceduto), la scelta della personalità che dovrà guidare la coalizione del centro di sinistra nelle prossime consultazioni elettorali”.

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