Sei arresti sono stati disposti dalla Dda di Catanzaro per l’omicidio di Domenico Belsito, ucciso il 18 marzo del 2004 a Pizzo Calabro lungo la via Nazionale. Un delitto ricostruito dai carabinieri del Nucleo investigativo grazie al contributo del collaboratore di giustizia, Andrea Mantella, che con tale omicidio si alleò definitivamente al clan Bonavota di Sant’Onofrio. Fu l’omicidio con il quale Andrea Mantella, allora capo emergente di una nuova realtà criminale che da Vibo Valentia, sfidava lo storico potere dei Mancuso di Limbadi e Nicotera, strinse l’alleanza con il clan di Sant’Onofrio.
I nomi degli arrestati
I nomi degli arrestati
I destinatari dei sei provvedimenti di custodia cautelare emessi dal gip distrettuale di Catanzaro si trovano già in carcere perché coinvolti in diverse inchieste antimafia. L’ordinanza è stata notificata nei confronti dei fratelli Pasquale (latitante), Nicola e Domenico Bonavota, dei loro luogotenenti Onofrio Barbieri e Francesco Salvatore Fortuna, tutti di Sant’Onofrio, e di Salvatore Mantella, 47 anni di Vibo Valentia.
L’omicidio di Domenico Belsito sarebbe stato preceduto da un accordo. Uno scambio di uomini fra il gruppo guidato da Andrea Mantella e Francesco Scrugli (all’epoca staccatisi dal clan Lo Bianco di Vibo) e quello dei Bonavota di Sant’Onofrio. La Dda ha fatto luce anche sul tentato omicidio di Antonio Franzè per il quale devono rispondere Francesco Salvatore Fortuna, Salvatore Mantella e Domenico Bonavota.
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