Il volo Ryanair con a bordo Eitan, i suoi zii e le due cuginette è atterrato puntuale all’aeroporto di Orio al Serio. Dopo 84 giorni dal suo rapimento da parte del nonno materno, il bambino, sopravvissuto all’incidente del Mottarone, è tornato in Italia. Eitan è sceso dall’aereo in braccio alla zia Aya. Dopo il controllo passaporti, è salito assieme ai familiari su un’auto della Polizia.
Si era conclusa qualche giorno fa in Israele la disputa legale sul caso del bimbo di 6 anni con la Corte Suprema che aveva respinto il ricorso presentato dal nonno materno Shmuel Peleg e ordinato che il piccolo fosse riportato in Italia entro il 12 dicembre con la zia paterna Aya Biran, sua tutrice.
Si era conclusa qualche giorno fa in Israele la disputa legale sul caso del bimbo di 6 anni con la Corte Suprema che aveva respinto il ricorso presentato dal nonno materno Shmuel Peleg e ordinato che il piccolo fosse riportato in Italia entro il 12 dicembre con la zia paterna Aya Biran, sua tutrice.
Per i giudici, la residenza naturale di Eitan è infatti “l’Italia dove ha vissuto quasi tutta la sua vita” e i Peleg non hanno fornito evidenze che facciano temere che il ritorno possa “causargli danni psicologi o fisici”.
Una sentenza “legalmente, moralmente e umanamente corretta”, avevano commentato i legali dei Biran in Israele, Shmuel Moran e Avi Chimi, sottolineando che “è la fine di un capitolo sfortunato, dannoso e inutile per il piccolo Eitan”.