Il prefetto Longo è il neo commissario alla Sanità. “Un atto d’amore per la Calabria”

sanità longo

Il cdm ha deciso. Sarà Guido Longo, ex prefetto di Vibo Valentia, il nuovo commissario alla Sanità della Calabria. Dopo una lunga serie di rifiuti, gaffe e imbarazzi, il caso sembra arrivato a una svolta.

Raggiunto telefonicamente da Calabria 7 l’ex prefetto di Vibo Valentia, catanese di origine, ha confermato la notizia e ha dichiarato: “Ho accettato di fare il Commissario per la Sanità come atto d’amore verso la Calabria. Questa è la regione in cui mi sono formato professionalmente come funzionario di polizia. Il mio è anche un dovere istituzionale verso il Governo, che mi ha scelto e che ringrazio”.

Raggiunto telefonicamente da Calabria 7 l’ex prefetto di Vibo Valentia, catanese di origine, ha confermato la notizia e ha dichiarato: “Ho accettato di fare il Commissario per la Sanità come atto d’amore verso la Calabria. Questa è la regione in cui mi sono formato professionalmente come funzionario di polizia. Il mio è anche un dovere istituzionale verso il Governo, che mi ha scelto e che ringrazio”.

Il profilo

Guido Longo, nominato stasera commissario alla sanità in Calabria, ha 68 anni ed è nato a Catania. Si è laureato in giurisprudenza all’Università di Catania ed è abilitato all’esercizio della professione forense. Vincitore di concorso, accede, nel 1978, alla carriera di Funzionario di Pubblica Sicurezza. Nel 1979 gli viene attribuito il premio ”Luigi Calabresi” quale migliore allievo della Scuola Superiore di Polizia. Sempre nello stesso anno, viene assegnato alla Questura di Reggio Calabria con l’incarico di dirigere una Sezione della locale Squadra Mobile, successivamente, sempre della locale Squadra Mobile, ricopre l’incarico di Dirigente della Sezione omicidi, coordinando importantissime operazioni di rilievo internazionale. Dopo la prima esperienza nella Questura reggina, è stato a Palermo nel periodo delle stragi nel ‘92, prima alla Squadra Mobile come dirigente delle sezioni narcotici e omicidi e poi come vice capocentro della Dia, poi a Napoli, a Roma promosso al servizio centrale, a Caserta dopo la strage di Castelvolturno, poi nuovamente a Reggio e Palermo. A lui si devono, in Campania, i risultati di importanti operazioni antimafia, tra cui la cattura dei superlatitanti dei Casalesi Antonio Iovine, Michele Zagaria e del capo assoluto del clan Francesco Schiavone detto “Sandokan”. E’ stato prefetto di Vibo Valentia dal marzo 2017 al 30 maggio 2018, quando si è congedato per sopraggiunti limiti di età. Dal 28 luglio scorso guida la terna commissariale del Comune di Partinico, in Sicilia.

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