Ilario Lazzaro confermato alla guida dell’Asp di Catanzaro per avere “assicurato sino una più che dignitosa gestione della azienda sanitaria, pervenendo a risultati vaccinali e di tutela dal Covid più che soddisfacenti e apprezzabili sotto diversi profili, tanto da lasciare presumere una continuità gestionale all’insegna dell’assoluta utilità sociale infra ed ultra pandemica“. Questa la ragione per cui il presidente della Regione e commissario della sanità in Calabria, Roberto Occhiuto, ha nominato Lazzaro commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, dove era stato chiamato dopo la decadenza della commissione prefettizia.
“Valore morale e professionale”
“Esprimo il mio personale compiacimento per la nomina del dottore Ilario Lazzaro a commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. La scelta operata dal Presidente Roberto Occhiuto è ricaduta infatti su una professionalità di indubbio valore morale e professionale, che potrà restituire all’Asp funzionalità, efficienza e, soprattutto, aderenza a quelle che sono le istanze pressanti dei cittadini e degli operatori sanitari”. Così il deputato della Lega Domenico Furgiuele. “D’altronde – ha aggiunto – durante il periodo gestito dalla terna commissariale avevo più volte invocato, anche con atti parlamentari, un cambiamento di rotta, in considerazione anche dello scollamento drammatico di quell’organismo freddo e burocratico dalla viva carne dei problemi e dei bisogni delle persone”.
“Sono pertanto convinto, conoscendo bene le qualità di Ilario Lazzaro, che egli saprà umanizzare il rapporto tra Asp e territori di competenza valorizzando le professionalità esistenti e arricchendo di nuovi contributi reparti e strutture che attendono da fin troppo tempo energie fresche.
A Lazzaro – ha concluso Furgiuele – i miei più fervidi auguri di buon lavoro, in attesa di poterlo incontrare per conoscerne nel dettaglio programmi e intendimenti, specie per quanto concerne l’ospedale di Lamezia, che dovrà adesso riprendersi ruolo e centralità svilite e umiliate negli ultimi anni”.