di Damiana Riverso – Volti sorridenti, la possibilità di abbassare la mascherina per bere un caffè o prendere un aperitivo con gli amici seduti al tavolo di un bar. E’ il primo giorno della Calabria in zona gialla, il primo giorno di una ripartenza che si spera possa essere duratura in vista dell’imminente stagione turistica. Tanti sorrisi, musica leggera e il primo caldo hanno fatto da sfondo al primo servizio al tavolo dopo mesi. La soddisfazione è sui volti dei tanti giovani, finalmente un po’ più liberi. “Avevamo bisogno di questa riapertura, di un po’ di libertà, sempre nel rispetto delle regole. Il mio augurio è di non fare passi indietro”. Scuole chiuse, palestre chiuse, luoghi di aggregazione chiusi: ora si assapora la giusta dose di libertà, di un ritorno a una normalità che forse non sarà mai più come prima.
Guardare avanti
Guardare avanti
“Capisco la gente che ha voglia di stare fuori, la riapertura poteva essere più graduale ma va bene così”. La paura del contagio c’è ancora. Il Coronavirus convive con noi da oltre un anno e genera nelle persone sentimenti contrastanti: la voglia di vivere e allo stesso tempo la paura di portare il contagio a casa. La Calabria piange 1.075 morti. I contagiati dall’inizio della pandemia sono 62.950. C’è chi vorrebbe riaprire tutto e subito in nome di un’economia sicuramente in ginocchio, messa a dura prova dalle tante restrizioni che hanno cercato di limitare la circolazione del virus, ma allo stesso tempo hanno visto il crollo di migliaia di attività. Ma oggi nessuno ha voglia di guardare indietro: “Ogni tanto si fa qualcosa di giusto, all’esterno in fondo c’è poca possibilità di contagio”. Per la riapertura all’interno dei locali ci sarà ancora da aspettare ma in molti pensano che questa differenza sia ingiusta e ingiustificata: “Forse all’esterno c’è meno possibilità di contagio, ma i locali da tempo sono attrezzati per garantire un servizio a prova di virus”.