“Passata l’emergenza, gli analisti mafiosi programmeranno la più imponente operazione di doping finanziario della storia recente”. L’allarme è lanciato da Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto di Reggio Calabria.
“L’usura – aggiunge in un’intervista a “lavialibera”, bimestrale di “Libera” e Gruppo Abele – continuerà a esistere solo quale reato tipico delle manifestazioni criminali meno ramificate ed evolute. L’alta mafia, invece, adotterà strategie orientate a due obiettivi principali. Nel breve periodo – spiega – garantirà forme di sopravvivenza alle categorie che non hanno altri paracaduti finanziari ovviamente non sprecando l’occasione di allargare la base di consenso sociale tra i beneficiari degli aiuti. Il secondo obiettivo sarà, invece, di medio-lungo periodo: le grandi mafie punteranno a consolidare, in una fase di scarsissima liquidità globale, il loro ruolo di componenti indispensabili del sistema economico e finanziario mondiale. Il rischio più grande – spiega il magistrato – è rappresentato dal tentativo delle grandi mafie di approfittare della crisi mondiale e delle sempre striscianti condotte corruttive per realizzare il progetto mai abbandonato di creare un sistema bancario parallelo a quello legale, diretto a fornire liquidità non più all’imprenditore, ma al più ampio sistema finanziario che canalizza risorse verso la grande impresa”.
“L’usura – aggiunge in un’intervista a “lavialibera”, bimestrale di “Libera” e Gruppo Abele – continuerà a esistere solo quale reato tipico delle manifestazioni criminali meno ramificate ed evolute. L’alta mafia, invece, adotterà strategie orientate a due obiettivi principali. Nel breve periodo – spiega – garantirà forme di sopravvivenza alle categorie che non hanno altri paracaduti finanziari ovviamente non sprecando l’occasione di allargare la base di consenso sociale tra i beneficiari degli aiuti. Il secondo obiettivo sarà, invece, di medio-lungo periodo: le grandi mafie punteranno a consolidare, in una fase di scarsissima liquidità globale, il loro ruolo di componenti indispensabili del sistema economico e finanziario mondiale. Il rischio più grande – spiega il magistrato – è rappresentato dal tentativo delle grandi mafie di approfittare della crisi mondiale e delle sempre striscianti condotte corruttive per realizzare il progetto mai abbandonato di creare un sistema bancario parallelo a quello legale, diretto a fornire liquidità non più all’imprenditore, ma al più ampio sistema finanziario che canalizza risorse verso la grande impresa”.