Il programma (e gli slogan) di Occhiuto: “Poca vetrina e molta officina”

Il presidente illustra i suoi progetti al consiglio regionale. Appello ad alleati e opposizione: “Facciamo un salto di qualità”. Gli asset strategici e le risorse in arrivo

di Sergio Pelaia – La differenza rispetto a chi lo ha preceduto Roberto Occhiuto intende segnarla anche attraverso gli slogan, le parole chiave, lo stile comunicativo, che passa evidentemente anche dalla puntualità con cui si consumano i passaggi istituzionali che segnano l’inizio della nuova legislatura. Così il neo presidente dedica l’incipit del suo programma di governo – depositato oggi agli atti del consiglio regionale ma la cui discussione è stata rinviata alla prossima seduta – ricordando, non a caso, che la Calabria sta ancora vivendo “settimane complicate” a causa del Covid e ringraziando gli operatori sanitari. Proprio la sanità è il primo degli impegni che il neo presidente rivendica di aver mantenuto con “tempi record”, ma riconosce che adesso toccherà a lui “rendere positiva questa nuova congiuntura e questa nuova centralità conquistata dalla Regione”.

Il salto di qualità

Il salto di qualità

Occhiuto vuole essere “il presidente delle soluzioni, delle decisioni, del coraggio”, ma che “vorrà fare del gioco di squadra la sua arma più efficace”. Lo slogan è tanto semplice quanto di rottura, almeno nelle intenzioni: “Poca vetrina e molta officina. Guardandoci negli occhi, così come noi calabresi impariamo a fare da bambini, senza alibi, senza paure”. Quindi chiede a tutti, agli alleati ma anche all’opposizione, un “salto di qualità: una sorta di rinascimento ideale, una nuova sfida”. E chiede ai calabresi di “guardare alla Regione non più come luogo dei privilegi, del rinvio e dell’inconcludenza, ma come ad un quartiere strategico e operativo di una missione epocale: restituire dignità e fiducia ad un popolo disilluso ma orgoglioso e tenace”. Rivolgendosi anche alle nuove generazioni, a cui chiede “di crederci perché non bastano i programmi e gli idiomi in inglese a costruire un futuro”.

Gli asset e le risorse in arrivo

Ma il futuro della Calabria “parte dai calabresi – osserva Occhiuto – e dalla loro motivazione e disponibilità a migliorarsi, anche nei comportamenti civici e individuali”. Il prossimo decennio della Regione sarà d’altronde scandito da programmazioni economiche nazionali ed internazionali “di straordinaria importanza”. Innanzitutto il Piano nazionale di ripresa e resilienza, poi la nuova politica di coesione 2021-2027, il Por Fesr/Fse 2021-2027 e la nuova agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu. Le parole chiave e le sfide del governo Occhiuto sono dunque le seguenti: infrastrutture, digitale, ambiente, sanità, connettività, innovazione, semplificazione. Il presidente li definisce “gli asset tematici che interesseranno trasversalmente tutti i settori produttivi, sociali e culturali della Calabria”. La Regione insomma “avrà a disposizione risorse enormi, mai avute prima, da finalizzare e incanalare verso obiettivi certi, condivisi e perseguibili”. Il senso della sfida è dunque “proprio nella capacità di tradurre in fatti concreti, in progetti operativi, in cantieri di lavoro, in capacità di spesa, tutte le risorse che abbiamo a disposizione”.

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