Il quartiere Lido, la vocazione turistica della città di Catanzaro. E’ quanto ribadito nei giorni scorsi dall’assessore comunale ai lavori pubblici, Francesco Longo.
In primo piano è stato evidenziato come cruciali in tal senso saranno le prossime opere realizzate nel quartiere marinaro, che senza dubbio, una volta concretizzate, muteranno l’aspetto funzionale e miglioreranno di gran lunga la vivibilità di uno dei quartieri fondamentali per lo sviluppo economico di tutto il capoluogo di regione.
In primo piano è stato evidenziato come cruciali in tal senso saranno le prossime opere realizzate nel quartiere marinaro, che senza dubbio, una volta concretizzate, muteranno l’aspetto funzionale e miglioreranno di gran lunga la vivibilità di uno dei quartieri fondamentali per lo sviluppo economico di tutto il capoluogo di regione.
Il sindaco Sergio Abramo, così come anticipato da Longo, punta tutto sull’eliminazione del passaggio a livello, considerato uno dei limiti maggiori del territorio, e sulla realizzazione di una rotatoria in zona Giovino sulla statale 106, che metta in sicurezza il traffico in una zona dove purtroppo si sono verificati diversi incidenti mortali negli ultimi anni.
A tutto ciò si aggiungeranno il polo fieristico, il completamento del porto e la metropolitana di superficie, oltre all’idea di realizzare un accesso stradale che dal ponte Nalini possa condurre il traffico proveniente dal Soveratese direttamente verso il lungomare nella zona della foce del Corace.
Insomma, un pacchetto di interventi che senza alcun dubbio consegnerà un quartiere migliore e pronto a valorizzare tutto il suo potenziale, che di certo, fin qui, in decenni di governi comunali passati, non si è riusciti a sfruttare a pieno.
Ma non esistono solo le buone notizie, perché il quartiere Lido vive altre problematiche che vanno affrontate e risolte con urgenza, prima che sfuggano di mano.
Il tema sicurezza, dopo i recenti episodi registrati, non può più essere gestito solamente con l’azione di contrasto attuato dalle forze dell’ordine, che seppur ottima e spesso immediata, non riesce ad eliminare un fenomeno che nella zona sud della città sta divenendo sempre più invasivo.
E non è neppure da sottovalutare lo scarso senso civico che una parte della cittadinanza non riesce ad evolvere, nonostante si sia in un’epoca altamente moderna. Non basta la tecnologia, non ci si può affidare alle telecamere di video sorveglianza, utili solo dopo l’eventuale episodio di criminalità.
Basta passeggiare per le vie del quartiere per rendersi conto di quanto anarchico sia divenuto l’atteggiamento di alcuni cittadini, che in barba alle minime regole, in pratica fanno quello che vogliono.
Come parcheggiare in via Torrazzo occupando una corsia stradale e senza che si veda mai alcun vigile urbano che faccia rispettare le regole. Stessa cosa si registra in piazza Garibaldi, dove le corsie si tagliano violando ogni segnale verticale e orizzontale ed in tante altre zone la musica è sempre la stessa.
Ecco, un problema serio da risolvere è certamente l’assenza di vigili urbani, in uno dei quartieri più popolati della città, che accresce quando nel weekend entra in scena la “Movida”.
In ultimo, sarebbe necessario cominciare a verificare seriamente ed in ampio anticipo le cause che in estate consegnano al quartiere un odore nauseabondo ed un mare spesso sporco e con escrementi galleggianti. Perché quando si parla di un quartiere a vocazione turistica e di una città che cerca il suo sviluppo verso il mare, non si possono sottovalutare le condizioni dell’acqua e dell’aria, della pulizia e dell’igiene, della cura del verde e degli spazi.
Perché raccontare che sia tutto bello o che sia tutto brutto diventa solamente un confronto di opinioni. Ma la verità, come spesso accade, sta sempre nel mezzo.