di Antonio Battaglia – Retrocessione ad un passo? Sì, per tanti motivi. Come scrivevamo nel pre-partita, il Rende ha davvero poco da sperare a fronte dell’entusiasmo delle dirette concorrenti.
Nella giornata in cui il Rieti ultimo in classifica fa registrare una clamorosa impresa con la vittoria sul terreno della Viterbese, la squadra di Rigoli perde anche a Lentini e saluta quasi definitivamente il sogno salvezza. Ben diciotto i punti che la separano dalla zona tranquilla, solo tre le lunghezze di vantaggio sull’ultimo posto. Sta quasi per calare il sipario su una bella avventura, rovinata solo dalla scellerata gestione societaria di quest’ultima stagione.
Nella giornata in cui il Rieti ultimo in classifica fa registrare una clamorosa impresa con la vittoria sul terreno della Viterbese, la squadra di Rigoli perde anche a Lentini e saluta quasi definitivamente il sogno salvezza. Ben diciotto i punti che la separano dalla zona tranquilla, solo tre le lunghezze di vantaggio sull’ultimo posto. Sta quasi per calare il sipario su una bella avventura, rovinata solo dalla scellerata gestione societaria di quest’ultima stagione.
Andiamo alla cronaca. Inizio gara prettamente di marca bianconera, con il Rende che non riesce quasi mai a trovare spunti offensivi. La Sicula attacca con convinzione, ma a sfiorare la rete è Fornito con una conclusione insidiosissima al minuto 15. E’ il colpo che rinvigorisce i biancorossi, che da questo momento in poi riescono a contenere molto bene le iniziative avversarie e proporsi in avanti, ma anche l’unica occasione di una prima frazione sostanzialmente molto equilibrata.
Nella ripresa, è la Sicula Leonzio a scendere in campo con grande determinazione. Il Rende appare quasi incapace di reagire con precisione e offre pochi spunti propositivi. Al 58′, l’episodio decisivo del match: l’arbitro ravvisa un fallo in area di Bariti su Vitofrancesco e convalida il penalty, successivamente realizzato da Lescano.
La formazione bianconera rimane sul pezzo e cerca di addormentare il match, sfruttando gli spazi concessi di un Rende sterile ma mai domo. L’unico dei biancorossi a provarci è Libertazzi, ma nulla di concreto. Nel finale, oltre ai timidi tentativi ospiti, si segnala solo l’espulsione di un ingenuo Murati. Un fallo brutto e inutile, cartolina di questa stagione del Rende.
Redazione Calabria 7