Il sindaco di Cosenza sull’Annunziata: “Lavoriamo per superare le criticità”

Lo afferma Franz Caruso a seguito delle indiscrezioni circa un eventuale allontanamento del dottor Di Dio dalla dirigenza di Urologia date le difficoltà nel reparto
Coronavirus in Calabria

“Conosco bene le criticità in cui versa l’ospedale civile di Cosenza che, soprattutto a seguito dell’emergenza pandemica, risulta essere in ginocchio sotto ogni punto di vista. È evidente che ai problemi economici, alla grave carenza di spazi idonei a garantire la mission di hub che dovrebbe assicurare, ed alla drammatica carenza di personale e di professionisti non si può aggiungere la perdita delle eccellenze che pure abbiamo e che, quindi, devono essere tutelate e salvaguardate”. È quanto afferma il sindaco di Cosenza Franz Caruso a seguito delle indiscrezioni sempre più diffuse circa un eventuale allontanamento volontario del dottor Michele Di Dio dalla dirigenza di Urologia per le persistenti difficoltà che si registrano nel reparto.

“Occorre fare chiarezza”

“Occorre fare chiarezza”

“Rispetto a queste indiscrezioni – aggiunge il primo cittadino – che questa mattina, nel corso della manifestazione “Epifania in corsia”, mi sono state riportate con grande preoccupazione da diverse persone, occorre fare chiarezza. Nella prossima settimana è già in agenda un incontro con il nuovo commissario dell’azienda ospedaliera Vitaliano De Salazar, con il quale sono certo ci sarà sintonia di intenti per il rilancio della struttura ospedaliera. Successivamente incontrerò il dottor Michele Di Dio, per capire meglio la situazione e, laddove necessario, intervenire per come si riterrà opportuno per evitare il continuo depauperamento delle alte professionalità dell’Annunziata, ma anche per arrestarne l’emorragia di medici.

Ricordo a me stesso, infatti, i diversi casi di medici andati via dal nostro ospedale perché costretti a scelte drammatiche tra cui sono da annoverare le dimissioni nel 2021, se non ricordo male, del dottor Francesco Castellano, ex responsabile del servizio di Allergologia con un’attività che rendeva l’allergologia dell’Annunziata unica in Calabria e non solo in provincia di Cosenza. Ed allora, se i medici in servizio presso i nostri nosocomi vanno via per la generale carenza dei servizi sanitari, si capisce anche perché i tanti iscritti all’ordine dei medici di Cosenza preferiscono lavorare fuori regione e noi siamo costretti a chiamare 500 medici cubani al capezzale dei presidi sanitari calabresi”.

La richiesta alla Regione

“Sono questi dei paradossi – prosegue il sindaco di Cosenza – dei quali la sanità calabrese non ha certamente bisogno. Ecco perché capire cosa sta accadendo attualmente in Urologia diventa impellente e determinante. Ho sempre avuto e continuo ad avere massimo rispetto per le istituzioni tutte, ma ciò non può e non deve far venir meno la responsabilità che è in capo alla figura del Sindaco sulla salute dei propri amministrati. Responsabilità che avverto in maniera preponderante, attesa la delicatezza della materia, e rispetto alla quale agirò sempre con fermezza e determinazione.

Auspico, pertanto, che la Regione Calabria instauri con il Comune di Cosenza un rapporto di maggiore condivisione e confronto, per individuare insieme la strada della rinascita della sanità cosentina, che non può prescindere – conclude Franz Caruso – dalla realizzazione del nuovo ospedale Hub regionale a VaglioLise”.

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