Sanità, Sapia: “Sia verificata legittimità incarico direttore 118 Asp Cosenza”

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«I commissari alla Sanità calabrese verifichino la legittimità del conferimento dell’incarico di direttore del Suem 118 dell’Asp di Cosenza. È un loro preciso dovere». Così il deputato M5S Francesco Sapia, che spiega: «L’assegnazione di questo incarico di primario presenta evidenti criticità, che è il caso di risolvere una volta per tutte. L’avevo già chiesto al commissario precedente, Massimo Scura, rimasto indifferente. Inoltre il dipartimento regionale Tutela della salute ha in teoria una funzione di controllo, ma nella pratica manifesta un attendismo intollerabile, di cui il governatore Mario Oliverio deve prendere atto, peraltro essendo l’artefice del suo smantellamento».

«Mentre a Roma – continua il deputato del Movimento 5 Stelle – interveniamo con cognizione sulle questioni di sistema del Servizio sanitario regionale, a Catanzaro si continua con la pratica del “campa cavallo che l’erba cresce”. Gli uffici preposti dell’amministrazione regionale – rimarca il parlamentare – sembrano del tutto impermeabili ai nostri richiami, che riguardano in primo luogo il rispetto delle regole, ad evitare il ricorrente uso politico-elettorale del potere dispositivo in materia sanitaria. Mi aspetto che la sub-commissaria Crocco agisca intanto su questo fronte, evitando di ripetere la brutta esperienza di immobilismo cronico dei predecessori».

«Mentre a Roma – continua il deputato del Movimento 5 Stelle – interveniamo con cognizione sulle questioni di sistema del Servizio sanitario regionale, a Catanzaro si continua con la pratica del “campa cavallo che l’erba cresce”. Gli uffici preposti dell’amministrazione regionale – rimarca il parlamentare – sembrano del tutto impermeabili ai nostri richiami, che riguardano in primo luogo il rispetto delle regole, ad evitare il ricorrente uso politico-elettorale del potere dispositivo in materia sanitaria. Mi aspetto che la sub-commissaria Crocco agisca intanto su questo fronte, evitando di ripetere la brutta esperienza di immobilismo cronico dei predecessori».

«Noi – conclude Sapia – un mastino della legalità e un profondo conoscitore della macchina sanitaria regionale ce l’avevamo. Se i burocrati dei ministeri vigilanti non avessero fatto i loro soliti giochetti di potere, avremmo risolto diversi problemi urgenti. Invece i servizi sanitari calabresi sono in balia delle onde perché la Calabria continua ad essere terra di conquista. Presto lo dirò chiaro e tondo al ministro Roberto Speranza, da cui mi aspetto pronta risolutezza».

Redazione Calabria 7

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