“Ancora una volta i giudici del Tar Calabria certificano le illegittimità perpetrate dall’Asp di Catanzaro nei confronti del Sant’Anna. Con la Sentenza numero 1356 pubblicata il 3 luglio viene definitivamente accertato che i provvedimenti della vigilia di Natale, a firma della triade commissariale e del direttore sanitario e direttore amministrativo, sono da considerarsi nulli”. Così il presidente del consiglio d’amministrazione della struttura sanitaria Gianni Parisi commenta il verdetto emesso dai giudici amministrativi: “Emerge – sottolinea – con palmare evidenza l’intento, di fatto persecutorio, volto al tentativo di distruzione del Sant’Anna. Come ampiamente dimostrato dal nostro legale di fiducia avvocato Alfredo Gualtieri – il quale è riuscito a far valere la forza del diritto e della legge sulla protervia del potere burocratico – la struttura aveva ed ha tutti i requisiti di legge per svolgere l’attività a favore del Servizio sanitario regionale”.
“Chi ha sbagliato, ora paghi”
“Chi ha sbagliato, ora paghi”
Parisi ripercorre le tappe di una vicenda che in sette mesi a prodotto danni economici gravissimi per i quali – rimarca – ogni singolo responsabile sarà chiamato a rispondere. “Ai danni patiti e patendi dal Sant’Anna – aggiunge – vanno sommati i danni materiali e morali alle famiglie dei nostri dipendenti ai quali è stato negato il diritto al lavoro, e alle famiglie dei nostri pazienti ai quali è stato negato il diritto alla salute. L’auspicio è che, anche alla luce della sentenza odierna che vede la condanna alle spese per l’Asp, il Sant’Anna possa al più presto riprendere con vigore la propria meritoria attività senza più dover subire dannosi ed illegittimi atti che hanno tutto il sapore di soprusi”.