Il Tar ha sospeso l’interdittiva antimafia, applicata nei mesi scorsi dalla Prefettura di Catanzaro nei confronti di una nota impresa boschiva operante nel territorio delle Preserre catanzaresi. L’ordinanza era stata emessa a seguito di alcune indagini che avevano interessato il territorio, scaturite nelle due operazioni denominate “Orthrus” ed “Imponimento” e che, seppure il mancato diretto coinvolgimento in punto di contestazioni di reato a carico del legale rappresentante dell’impresa in questione, avevano poi generato il provvedimento impugnato.
Il Tribunale, evidentemente non ritenendo sufficienti gli argomenti della Prefettura, ha disposto la sospensione del provvedimento, fissando altra udienza ed ordinando all’ente il deposito di una dettagliata e documentata relazione ove meglio specificare gli atti di indagini ed i provvedimenti giudiziari da cui sarebbe stato desunto l’assoggettamento del ricorrente alle logiche criminali. L’impresa in questione, che quanto meno sino alla prossima udienza potrà regolarmente partecipare a gare di pubblici appalti, è rappresentata e difesa dall’avvocato Giovanni Russomanno, del Foro di Catanzaro.
Il Tribunale, evidentemente non ritenendo sufficienti gli argomenti della Prefettura, ha disposto la sospensione del provvedimento, fissando altra udienza ed ordinando all’ente il deposito di una dettagliata e documentata relazione ove meglio specificare gli atti di indagini ed i provvedimenti giudiziari da cui sarebbe stato desunto l’assoggettamento del ricorrente alle logiche criminali. L’impresa in questione, che quanto meno sino alla prossima udienza potrà regolarmente partecipare a gare di pubblici appalti, è rappresentata e difesa dall’avvocato Giovanni Russomanno, del Foro di Catanzaro.