Il vero dramma dei tirocinanti calabresi senza prospettive future

Sono mesi che si parla del calvario di cui sono parte lesa i tirocinanti calabresi (Enti Pubblici, Miur, Mibact, Giustizia) e alcuna soluzione sembra delinearsi all’orizzonte. Sono padri e madri di famiglia che prestano servizio per colmare l’affannosa carenza di personale (Enti Pubblici, Miur, Mibact, Giustizia) e con la corresponsione di un contributo di € 500 sufficiente a garantire, visti i precedenti periodi di crisi, una modesta ma almeno sufficiente boccata d’ossigeno. Attualmente mancano 23 milioni di euro che dovevano servire per perfezionare il rinnovo del percorso formativo dei circa 4.500 tirocinanti degli enti locali calabresi. Pertanto tra pochi giorni il servizio reso da questi tirocinanti presso comuni, province ed altri enti pubblici rischia seriamente d’interrompersi.

Per i tirocinanti Mibact si attende il procedimento istruttorio per la sottoscrizione della Convenzione del percorso di perfezionamento di un ulteriore anno con acquisizione di competenze certificate dei seicento tirocinanti. Per i tirocinanti Miur si parla di bando di perfezionamento per la fine di questo mese (luglio 2019) ma ad oggi non c’è alcun sviluppo sulla questione. E infine è da registrarsi la bocciatura in seconda Commissione Giustizia della Camere di un emendamento al decreto sicurezza 53/2019 che rischia di creare gravi difficoltà ai tirocinanti del settore giustizia. A parte il dramma dei vari tirocinanti calabresi, come sarà il loro futuro lavorativo? Le numerose proteste di questi giorni e quelle precedenti serviranno a sortire un effetto positivo in termini di prospettive lavorative per i tirocinanti dei diversi settori? (Enti Pubblici, Miur, Mibact, Giustizia).  Infine è da registrarsi tutt’ora l’indifferenza del governo centrale giallo-verde verso la problematica dei tirocinanti calabresi quando lo stesso dovrebbe intervenire in prima persona insieme alla regione Calabria al fine di affrontare tutte le criticità che investono i tirocinanti calabresi con il benestare di tutte le parti in causa (sigle sindacali comprese).

Per i tirocinanti Mibact si attende il procedimento istruttorio per la sottoscrizione della Convenzione del percorso di perfezionamento di un ulteriore anno con acquisizione di competenze certificate dei seicento tirocinanti. Per i tirocinanti Miur si parla di bando di perfezionamento per la fine di questo mese (luglio 2019) ma ad oggi non c’è alcun sviluppo sulla questione. E infine è da registrarsi la bocciatura in seconda Commissione Giustizia della Camere di un emendamento al decreto sicurezza 53/2019 che rischia di creare gravi difficoltà ai tirocinanti del settore giustizia. A parte il dramma dei vari tirocinanti calabresi, come sarà il loro futuro lavorativo? Le numerose proteste di questi giorni e quelle precedenti serviranno a sortire un effetto positivo in termini di prospettive lavorative per i tirocinanti dei diversi settori? (Enti Pubblici, Miur, Mibact, Giustizia).  Infine è da registrarsi tutt’ora l’indifferenza del governo centrale giallo-verde verso la problematica dei tirocinanti calabresi quando lo stesso dovrebbe intervenire in prima persona insieme alla regione Calabria al fine di affrontare tutte le criticità che investono i tirocinanti calabresi con il benestare di tutte le parti in causa (sigle sindacali comprese).

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