Il voto di scambio infiamma gli animi degli otto candidati a sindaco di Cosenza

Momenti di tensione si sono registrati oggi pomeriggio durante il confronto televisivo su Ten. Dai sorrisi in pochi minuti si è passati alle accuse

di Maria Teresa Improta – Oggi pomeriggio gli otto candidati in lizza per la scalata a Palazzo dei Bruzi si sono confrontati su temi caldi proposti dalla cittadinanza. Il dibattito si è tenuto negli studi dell’emittente televisiva Ten, moderato dal giornalista Attilio Sabato. Con un gran sorriso il delfino dei fratelli Occhiuto, il candidato del centrodestra Francesco Caruso, ha invitato Franz Caruso candidato di Psi e Pd a votarlo. Quest’ultimo ha incalzato il vicesindaco suo omonimo chiedendo di parlare dei poveri e non di nuove opere faraoniche. Francesco Caruso, dal suo canto, ha accusato tutti i presenti di star creando strumentalmente una frattura con la popolazione.

Momenti di tensione

Momenti di tensione

Momenti di tensione si sono registrati quando è emerso il tema del voto di scambio e l’attuale assessore Francesco De Cicco ha schiaffeggiato simbolicamente Francesco Caruso affermando che dovrebbe vergognarsi, minacciando di “fare i nomi delle persone a cui avete dato incarichi e infilato nelle liste. Io ho fatto errori, ma ho preso le distanze”. Il vicesindaco di Cosenza si è difeso dichiarando che si tratta di illazioni perché “se si parla di voto di scambio si offendono gli elettori se non ci sono prove o sentenze. La sinistra dice che il voto non è libero perché sa che oltre il 50% dei cosentini voterà il centrodestra”. Fine, ma pungente, Valerio Formisani: “opposizione e maggioranza hanno oggi finalmente dei punti di disaccordo, finora non c’eravamo resi conto di questa differenza. Sulla metro entrambi hanno rifiutato di accogliere le firme dei cittadini che chiedevano di ritirare il progetto della metro. Chiedo una cortesia al vicesindaco, quando parla di sinistra non rivolga lo sguardo a Franz Caruso che non la rappresenta”. A tentare di placare gli animi è stato Fabio Gallo con un’uscita brillante: “calmatevi se no vi viene un’infarto e vinco io”.

Valerio Formisani

“Il problema del traffico – ha affermato Valerio Formisani  – riguarda non solo la viabilità, ma anche l’inquinamento. Ampi parcheggi, aree periferiche con navette, bus a tariffa unica con parcheggio valido per l’intera la giornata, bici elettriche queste sono le soluzioni per evitare imbuti e congestionare la città. Un nuovo ospedale non è la cosa più importante per la salute, lo dimostra il Pronto Soccorso ristrutturato cinque anni fa, con porte strette dove non passano le barelle. Serve un filtro, con una buona sanità territoriale. La Regione Calabria a guida centrosinistra e centrodestra hanno chiuso tutti i presidi sanitari per colpa di connivenze con il privato. Le analisi del sangue vanno fatte negli ambulatori, non in ospedale. Se vediamo la sanità dal letto di chi sta male, capiamo che ciò che serve sono cure di prossimità, anche a domicilio. Non capisco perché De Cicco, Caruso e Rende litigano qui e non in Consiglio comunale”.

Franz Caruso

“Abbiamo dato risposte a tutto nel programma. Dopo 10 anni – afferma Franz Caruso – ci chiedono ancora pazienza, ciò mi stupisce. La viabilità va riformata. Riaprire via Roma è il primo atto che farò, ma sulla bisogna essere sinceri: il restringimento di corso Umberto prende a pugni la mobilità perché strozza il flusso di traffico. Prenderò in considerazione una partnership con l’Unical per un nuovo piano della mobilità. Il nuovo ospedale deve essere costruito a Vaglio Lise perché è un’area collegata con Tirreno, Sibaritide e Savuto, facilmente raggiungibile grazie all’alta velocità che passerà anche da Cosenza. Nei primi cinque anni ho apprezzato l’amministrazione Occhiuto perché ha realizzato i progetti di Mancini, il secondo mandato di Occhiuto è stato disastroso. E’ il metodo che divide noi candidati, tutte le scelte delle amministrazioni Occhiuto sono state fatte d’imperio. La volontà di allestire a Cosenza il centro virologico regionale è la peculiarità che rende unico il mio programma. Serve dal punto di vista della ricerca scientifica. Ho incontrato i commissari di Ao e Asp siamo d’accordo: bisogna cambiare il metodo finora legato a interessi politici che hanno messo da parte la salute dei cittadini. Ci sono presenze, comportamenti, pagamenti, riconoscimenti di “favori” che vincolano la libertà di voto. Bisogna stare molto attenti. Non bisogna sparare nel mucchio quando si parla di consociativismo”,

Francesco Civitelli

“Ci siamo specializzati nelle segnalazioni – spiega Francesco Civitelli – ora ragioniamo sulla progettualità. Il traffico affossa il commercio e ancora a dieci giorni delle elezioni continuano a restringere le carreggiate. Ciò dimostra che le richieste dei cittadini non sono tenute in considerazione a Palazzo dei Bruzi. Dal 2033 avremo solo auto e mezzi elettrici, perché allora chiudere le strade? Sono d’accordo con la collocazione del nuovo Ospedale a Vaglio Lise. Per quando riguarda la carenza idrica mi chiedo come mai se l’assessore De Cicco ha la soluzione in mano non l’abbia messa in pratica. Sulla spazzatura sento solo bugie: dicono che bonificano tre volte a settimana e chiamano i cittadini incivili. Se la raccolta venisse fatta tutti i giorni non si accumulerebbero i rifiuti, se la si ritira ogni dieci giorni è ovvio che si accumula. Non permetto di puntare il dito contro i miei concittadini. Abbiamo sperperato denaro per videosorveglianza attivata al fine di scongiurare gli abbandoni, ha funzionato poco, eppure poteva portare introiti alle casse comunali con le multe e decoro ai cittadini in termini di igiene. Il denaro non si può buttare così. Il mio idolo e modello è Giacomo Mancini. Ha dato fastidio agli altri candidati vederlo ritratto sui miei manifesti. Bisogna inseguire il bene comune, da questo momento spero che ci mettiamo tutti a lavorare per il bene della città”.

Fabio Gallo

“La realtà – afferma il candidato del movimento Noi  Fabio Gallo – è che in città regna il caos. E’ tutto congestionato soprattutto a via Roma, così facendo avveleniamo i bimbi e ingolfiamo il transito dei mezzi di emergenza. E’ stato chiuso Viale Mancini prima per la metro, poi per il parco del benessere, ora non si capisce il motivo, di fatto si è tutti paralizzati. Bisogna riportare la doppia circolazione sul viale, riaprire via Roma. Certo le isole pedonali sono importanti, ma in queste condizioni è difficile raggiungere anche l’ospedale. Il Pronto Soccorso fa schifo lo dicono gli stessi medici, la gente sta morendo. La nostra sanità è stata demolita e non lo meritiamo. La sanità è un problema serio che persiste: c’è una sentenza di luglio della Cassazione che dice che i commissariamenti sono parzialmente illegittimi. Tre ministeri che avrebbero dovuto dare supporto sono stati assenti. Abbiamo un Pronto Soccorso dove mancano cerotti e acqua ossigenata, di cosa stiamo parlando? C’è un problema serio, risolviamolo insieme perché i nostri diritti sono stati violati. Chi sta governando deve chiedersi cosa ha fatto per acqua, sanità, giovani, viabilità. Dal 1992 abbiamo sprecato fondi pubblici. Rappresento l’unico movimento civico civile, non siamo populisti, ma popolari, pensiamo all’oggi. Pensiamo a cose che possano risollevare la città possiamo istituire un albo degli artisti, considerato da alcuni superfluo, ma che produrrebbe economia. Vorremmo infine che la Guardia di Finanza fosse complice dall’interno della programmazione dei nuovi fondi, che affianchi il Comune per evitare in origine anomalie”.

Bianca Rende

“C’è voglia di partecipazione, qualità della vita e vivibilità. A Cosenza – ricorda Bianca Rende, sostenuta da M5S e Tesoro Calabria di Carlo Tansi – manca l’acqua, il traffico paralizza la città, si registrano disservizi enormi nella raccolta dei rifiuti. Dobbiamo utilizzare i fondi a disposizione per avere servizi di base e colmare il deficit di sviluppo di cui soffriamo. A me basta riepilogare l’opposizione degli ultimi cinque anni, per differenziarmi dagli altri. Mi sono battuta per la localizzazione a Vaglio Lise dell’ospedale perché la posizione baricentrica farebbe vivere la salute in maniera policentrica. All’Annunziata rimarrebbe la lungodegenza. Non capisco perché l’amministrazione si sia è opposta. Sta diventando una rissa. Via Vittorio Emanuele, chiusa dopo la frana è ancora ferma nonostante vi sia morto un giovane e provochi l’isolamento del centro storico, eppure è da due anni che i fondi dell’emergenza idrogeologica sono disponibili. Sono due anni che la bretella del ponte di Calatrava è in consegna, dicono di avere pazienza, mentre i cittadini trascorrono la maggior parte della giornata in auto. Le similitudini tra i programmi sono endemiche di una città di queste dimensioni, la differenza la fa la credibilità e la discontinuità con comitati di potere e di affari degli ultimi 20 anni. Il dissesto finanziario aggravato negli ultimi 10 anni viene da gestioni allegre passate. Rompiamo i cerchi magici, apriamo alla trasparenza, spezziamo le catene del voto condizionato”.

Francesco Caruso

“C’è chi vuole l’involuzione, – tuona il vicesindaco  Francesco Caruso – mentre c’è chi premia mobilità sostenibile. Cosenza è oggi una città che stupisce. Abbiamo chiesto pazienza in vista di una configurazione migliore, chiediamo ancora pazienza per futuro di mobilità sostenibile con bus elettrici, ciclopolitana, parcheggi perimetrali. Sono tutte opere già appaltate che porteranno benessere e prosperità, non più disagi. E’ chiaro ed evidente che c’è stata una nascita e crescita della città in questi 10 anni. La viabilità su corso Umberto è transitoria, via Vittorio Emanuele è in gara per l’aggiudicazione dell’appalto e a breve riaprirà, non potevamo usare i fondi per il dissesto idrogeologico, abbiamo lottato contro la burocrazia. L’ospedale sicuramente deve rimanere a sud della città, chi dice che sia slegato dal centro storico non ha nozioni urbanistiche. Tutto il contorno viene interessato dalla presenza del nosocomi, abbiamo un indotto commerciale, pensiamo a residenze per ospitare i parenti dei pazienti nel centro storico. Di certo va potenziata la sanità di prossimità, ma il nuovo ospedale sulla collina Muoio, con la riqualificazione delle strutture esistenti è l’idea da perseguire. Replico a De Cicco sull’acqua, era lui assessore, chi doveva intercettare i fondi? C’è un appalto di 5 milioni di euro che prevede la distrettualizzazione della rete idrica. Rispondendo a Bianca Rende rigetto le accuse di clientele e consociativismo e decisioni urbanistiche di imperio che invece sono passate dal Consiglio comunale. Dobbiamo continuare con la realizzazione delle grandi opere e sulla manutenzione attraverso l’utilizzo anche delle risorse umane: abbiamo 3.361 percettori di reddito di cittadinanza a disposizione del Comune di Cosenza possiamo dar loro un impiego”.

Francesco Pichierri

“Cosenza – afferma il candidato democristiano Francesco Pichierri – è una città spenta sul piano dei valori, è solo piena di bar, pizzerie, dove facciamo riversare i giovani. E’ una città che non ha più servizi, chi viene un’ora al giorno vede una bella città, ma il traffico ci ha sotterrato, siamo pieni di spazzatura, non abbiamo l’acqua. Come possiamo dire che sia europea? Bisogna almeno completare i lavori iniziati. Sono stato per 15 anni dirigente sanitario, la mia idea sull’ospedale è di carattere professionale e non politico. Mariano Santo, Annunziata e Inrca devono essere vocati alla cronicità. L’ospedale per le acuzie invece andrebbe costruito ad Arcavacata, dove ci sono spazi enormi e facoltà scientifiche così da realizzare un policlinico. Serve un ospedale che funzioni, non fare campanile mettendosi in competizione con la città di Rende. Ha ragione Formisani bisogna ristrutturare il territorio, il centro storico è altra cosa dall’ospedale”.

Francesco De Cicco

“La nostra – chiarisce l’assessore  Francesco De Cicco – è una rivoluzione politica autonoma decisa dai cittadini sulla quale lavoriamo da due anni. Chi l’ultimo mese scende in campo non è rispettoso nei confronti della collettività. Noi il nostro progetto lo abbiamo presentato il 28 luglio pubblicamente davanti a 1.000 cosentini al parco Nicholas Green. Vogliamo migliorare la viabilità di viale Parco, ripartire dai servizi e restituire il diritto ad avere l’acqua in casa. Basterebbe la riqualificazione delle manovre idriche e pozzi insabbiati solo cose che si possono fare con semplicità. A Cosenza arriva più acqua che a Reggio Calabria, ma non hanno investito usando i fondi europei creando vasche invase, se ne sono infischiati dei cosentini. Ho fatto recuperare il 40% di dispersione idrica negli ultimi cinque anni cambiando le tubature. L’ospedale è l’unico bene che porta ricchezza a Cosenza Vecchia. Sappiamo che i fondi a disposizione non bastano per costruirne uno nuovo, quindi pensiamo a investire su quello esistente e potenziare strumenti e personale trasformando il lazzaretto dove oggi si entra e si muore. Rimarrò assessore fino all’ultimo minuto, siete qui a giocarvi il ballottaggio grazie a me. Non sono io il problema, poi farete i conti il 3 e 4 otte. Quando i cittadini non fanno la differenziata e buttano amianto in strada non si può ritirare ogni giorno perché le bonifiche si pagano e le pagano i cosentini. Non improvvisatevi, leggete i contratti. Proponiamo una rivoluzione dal basso con al primo posto il cittadino, con una nuova Giunta, consulte di quartiere, una città circolare per tutti”.

Elezioni comunali a Cosenza, presentate 29 liste: tutti i candidati (NOMI)

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