Prosegue il processo per altri due imputati, che hanno optato per il rito ordinario
Assolto per non aver commesso il fatto. Il gup de Tribunale di Catanzaro ha scagionato come richiesto dal pm Domenico Assuma il dirigente della Provincia di Catanzaro Domenico Marino accusato insieme ad altri due imputati dell’omicidio colposo di Alessandro De Micheli, 33 anni, di Sellia Marina, che perse la vita in un incidente stradale a Siano, quartiere a nord di Catanzaro il 5 novembre del 2013 e di lesioni personali provocate ad altre tre persone coinvolte nell’incidente. L’imputato, difeso dall’avvocato Francesco Iacopino in una delle scorse udienze aveva chiesto al giudice di essere giudicato con rito abbreviato condizionato all’esame del consulente tecnico della difesa, l’ingegnere Maurizio Mauro. All’esito dell’audizione sono state smontate le originarie ipotesi accusatorie a carico di Marino, che all’epoca dei fatti in qualità di direttore di reparto del settore gestione manutenzione strade e infrastrutture della Provincia di Catanzaro, era stato individuato come responsabile di non aver effettuato i lavori su un manto stradale pericoloso che per anni aveva provocato tanti incidenti stradali. E i lavori su quel tratto di strada (effettuati solo in un momento successivo) sarebbero rientrati proprio nelle competenze dell’Ente intermedio. Concordi, accusa e difesa nel ritenere che il manto stradale “era adeguatamente rugoso” e che nessuna responsabilità può essere addebitata al dirigente della Provincia. In particolare la difesa ha dimostrato l’infondatezza del dato relativo agli incidenti stradali, la presenza di idonei segnali verticali ed orizzontali, nonché le ragioni per le quali la Provincia aveva programmato per tempo i lavori di manutenzione (non già per una presunta inadeguatezza del tappetino stradale, ma solo ed esclusivamente per la maggiore intensità di traffico che si sarebbe da lì a poco registrata per effetto del nuovo svincolo aperto all’altezza della Motorizzazione civile). Le parti civili, rappresentate dai legali Luigi Falcone, Pietro Funaro, Antonio Marino e Paola Marino hanno depositato conclusioni scritte con la richiesta di risarcimento di danno. Per gli altri due imputati che hanno scelto il rito ordinario, Francesco Serratore conducente del Tir che ha impattato la vittima a bordo di una Fiat Punto sulla tangenziale est di Catanzaro, all’altezza di una benzina in direzione Lido e Antonio Lucia, legale responsabile della Calcestruzzi bitumi srl, il processo davanti ai giudici del Tribunale collegiale è stato calendarizzato per il prossimo 14 ottobre.
Assolto per non aver commesso il fatto. Il gup de Tribunale di Catanzaro ha scagionato come richiesto dal pm Domenico Assuma il dirigente della Provincia di Catanzaro Domenico Marino accusato insieme ad altri due imputati dell’omicidio colposo di Alessandro De Micheli, 33 anni, di Sellia Marina, che perse la vita in un incidente stradale a Siano, quartiere a nord di Catanzaro il 5 novembre del 2013 e di lesioni personali provocate ad altre tre persone coinvolte nell’incidente. L’imputato, difeso dall’avvocato Francesco Iacopino in una delle scorse udienze aveva chiesto al giudice di essere giudicato con rito abbreviato condizionato all’esame del consulente tecnico della difesa, l’ingegnere Maurizio Mauro. All’esito dell’audizione sono state smontate le originarie ipotesi accusatorie a carico di Marino, che all’epoca dei fatti in qualità di direttore di reparto del settore gestione manutenzione strade e infrastrutture della Provincia di Catanzaro, era stato individuato come responsabile di non aver effettuato i lavori su un manto stradale pericoloso che per anni aveva provocato tanti incidenti stradali. E i lavori su quel tratto di strada (effettuati solo in un momento successivo) sarebbero rientrati proprio nelle competenze dell’Ente intermedio. Concordi, accusa e difesa nel ritenere che il manto stradale “era adeguatamente rugoso” e che nessuna responsabilità può essere addebitata al dirigente della Provincia. In particolare la difesa ha dimostrato l’infondatezza del dato relativo agli incidenti stradali, la presenza di idonei segnali verticali ed orizzontali, nonché le ragioni per le quali la Provincia aveva programmato per tempo i lavori di manutenzione (non già per una presunta inadeguatezza del tappetino stradale, ma solo ed esclusivamente per la maggiore intensità di traffico che si sarebbe da lì a poco registrata per effetto del nuovo svincolo aperto all’altezza della Motorizzazione civile). Le parti civili, rappresentate dai legali Luigi Falcone, Pietro Funaro, Antonio Marino e Paola Marino hanno depositato conclusioni scritte con la richiesta di risarcimento di danno. Per gli altri due imputati che hanno scelto il rito ordinario, Francesco Serratore conducente del Tir che ha impattato la vittima a bordo di una Fiat Punto sulla tangenziale est di Catanzaro, all’altezza di una benzina in direzione Lido e Antonio Lucia, legale responsabile della Calcestruzzi bitumi srl, il processo davanti ai giudici del Tribunale collegiale è stato calendarizzato per il prossimo 14 ottobre.
L’incidente mortale. Alessandro De Micheli, consulente informatico, viaggiava su una Fiat Punto, quando ha impattato contro un tir, intorno alle 15. 30, complice l’asfalto scivoloso a causa della pioggia, rimanendo schiacciato tra le lamiere. Per lui non c’è stato nulla da fare, il 33enne ha perso la vita sul colpo. Nell’incidente sono rimaste coinvolte anche una Opel Corsa”, un fuoristrada “Toyota Land Cruiser” e un autoarticolato. Immediati all’epoca dei fatti i soccorsi per i feriti che sono stati trasportati con urgenza all’ospedale Pugliese- Ciaccio di Catanzaro. (g. p.)