Dissequestro e restituzione di 18mila euro. E’ quanto deciso dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro nei confronti di Domenico Lo Bianco, 58 anni di Vibo Valentia, figlio del defunto boss Carmelo alias “Piccinni”, arrestato nell’ambito dell’operazione “Imponimento” contro il clan Anello di Filadelfia lo scorso 21 luglio.
Nell’ambito del blitz che ha portato all’arresto di 75 persone, a Lo Bianco era stata anche sequestrata la somma di denaro custodita all’interno della sua abitazione perquisita dai militari della Guardia di Finanza perché ritenuta di provenienza illecita. La difesa, rappresentata dall’avvocato Santo Cortese, ha depositato una copiosa documentazione che dimostrerebbe la reale provenienza dei soldi. In particolare il legale di Lo Bianco ha evidenziato che come non vi fosse alcuna pertinenza tra il reato oggetto di contestazione e l’importo di denaro sequestrato. La Dda ha quindi disposto la revoca del sequestro.
Nell’ambito del blitz che ha portato all’arresto di 75 persone, a Lo Bianco era stata anche sequestrata la somma di denaro custodita all’interno della sua abitazione perquisita dai militari della Guardia di Finanza perché ritenuta di provenienza illecita. La difesa, rappresentata dall’avvocato Santo Cortese, ha depositato una copiosa documentazione che dimostrerebbe la reale provenienza dei soldi. In particolare il legale di Lo Bianco ha evidenziato che come non vi fosse alcuna pertinenza tra il reato oggetto di contestazione e l’importo di denaro sequestrato. La Dda ha quindi disposto la revoca del sequestro.