Domiciliari revocati per Francesco Conidi, 32 anni, residente a Polia, in provincia di Vibo Valentia, e imputato nel processo scaturito dalla maxi operazione denominata “Imponimento” con la quale la Dda di Catanzaro punta a fare luce sugli affari illeciti del clan Anello di Filadelfia. Il Tribunale collegiale di Lamezia Terme presieduto da Adele Foresta (a latere Valeria Salatino e Alessia Iavazzo) hanno accolto il ricorso presentato dagli avvocati Eugenio Felice Perrone e Antonio Larussa sostituendo la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’obbligo di presentazione alla Pg tutti i giorni della settimana.
Le ipotesi accusatorie
Le ipotesi accusatorie
Finito in carcere con l’accusa di associazione mafiosa, inquinamento ambientale e traffico illecito di rifiuti aggravato dalle modalità mafiose, il Tribunale del Riesame di Catanzaro aveva già escluso per il 32enne di Polia il reato più grave, ovvero l’associazione mafiosa, concedendo i domiciliari. Adesso arriva la decisione dei giudici lametini per un nuovo alleggerimento della misura cautelare.