“Sono titolare di tre locali tra Catanzaro e provincia. Ho settemila euro al mese di spese vive, sono chiuso da due mesi. Chiedo di conoscere le modalità per procedere alla chiusura dei tre esercizi commerciali ed al licenziamento dei dipendenti. Dal 1 maggio non posso pagare più nulla”.
E’ questa la lettera firmata dall’imprenditore Aldo Manoiero ed indirizzata a Prefetto di Catanzaro ed ai sette suoi dipendenti. Nella lettera, il titolare del Plaza Cafè nel quartiere Lido di Catanzaro, del Luxury in viale Magna Grecia e del Aldomaniero games, a Roccelletta di Borgia, spiega nella missiva come le misure del Governo, in assenza di sostegni veri e propri, lo costringa alla dolorosa scelta, poiché non più in grado di onorare i costi vivi. L’imprenditore chiede pertanto di poter conoscere dalle istituzioni secondo quali procedure debba chiudere le tre attività e licenziare i sette dipendenti. “Non farò morire la mia società per colpa di chi guadagna 15 mila euro al mese” – scrive Manoiero.
E’ questa la lettera firmata dall’imprenditore Aldo Manoiero ed indirizzata a Prefetto di Catanzaro ed ai sette suoi dipendenti. Nella lettera, il titolare del Plaza Cafè nel quartiere Lido di Catanzaro, del Luxury in viale Magna Grecia e del Aldomaniero games, a Roccelletta di Borgia, spiega nella missiva come le misure del Governo, in assenza di sostegni veri e propri, lo costringa alla dolorosa scelta, poiché non più in grado di onorare i costi vivi. L’imprenditore chiede pertanto di poter conoscere dalle istituzioni secondo quali procedure debba chiudere le tre attività e licenziare i sette dipendenti. “Non farò morire la mia società per colpa di chi guadagna 15 mila euro al mese” – scrive Manoiero.
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