Operano in settori diversificati ma sensibili, ovvero più esposti di altri al rischio di infiltrazioni mafiose, le 5 società dell’alto mantovano destinatarie di altrettante interdittive antimafia firmate ieri dal prefetto di Mantova Gerlando Iorio, a seguito delle valutazioni effettuate dal gruppo interforze antimafia (Gia) della prefettura basate sulle informazioni avute dalle Forze di polizia e dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Le 5 aziende infatti – si legge in una nota della Prefettura – sono riconducibili a un unico imprenditore mantovano che era, in base agli elementi raccolti, in rapporti economici con realtà criminali calabresi e relazioni con esponenti anche di vertice di ambienti ‘ndranghetisti, ma al tempo stesso voleva mantenere rapporti economici con le amministrazioni pubbliche del territorio, anche attraverso l’iscrizione nella White list della prefettura.
Stop alle gare pubbliche e alla firma di contratti
Stop alle gare pubbliche e alla firma di contratti
Ora le stesse aziende – attive rispettivamente nell’acquisto, escavazione, estrazione e nel trattamento di ghiaia e materiali inerti, nel settore agricolo, nell’addestramento dei cavalli da corsa e nella compravendita e noleggio di natanti e veicoli – che dal quadro emerso presentano criticità dal punto di vista del condizionamento criminale, non potranno partecipare a gare pubbliche né stipulare contratti con le PA.