Imprenditore morto all’ospedale di Vibo, scatta l’esposto di Codici: “Fare subito chiarezza”

Il sodalizio pretende che sia fatta luce sulla morte di Giuseppe Giuliano, venuto a mancare all’età di 77 anni
malasanità vibo

Un racconto agghiacciante tra presunte inefficienze e scarsa umanità. È quello che emerge dall’intervista rilasciata ad alcuni organi di informazione dalla moglie di Giuseppe Giuliano, storico imprenditore vibonese deceduto all’età di 77 anni giovedì scorso presso l’ospedale di Vibo Valentia (LEGGI QUI). Una morte su cui incombe lo spettro della malasanità, stando alla denuncia dei parenti, a cui l’associazione Codici ha deciso di dare seguito con un esposto in Procura.

“La ricostruzione delle cure fornite al paziente suscita più di qualche perplessità – afferma Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – e per questo riteniamo doveroso da parte della magistratura effettuare tutte le verifiche del caso”. Stando a quanto raccontato dalla moglie della vittima, l’uomo aveva iniziato a lamentare dei fastidi nella mattinata di giovedì mattina. Dolori sempre più forti ad una gamba, gonfia ed arrossata. Chiamata l’ambulanza, alla comunicazione di un’attesa di oltre due ore per l’arrivo del mezzo, i parenti decidono di portarlo in auto al Pronto Soccorso di Vibo Valentia, dove giunge nel primo pomeriggio con febbre e problemi respiratori. L’uomo viene collocato su una barella, vengono predisposti una flebo ed un tampone anti-Covid. La moglie chiede inutilmente agli operatori di verificare quella gamba così gonfia e rossa, perché è evidente che qualcosa non va. La situazione non migliora ed alla sofferenza dell’uomo, si aggiungono la preoccupazione e l’ansia crescenti dei parenti, che attendono inutilmente notizie. Una comunicazione arriva intorno alle 19, ma è tragica: un medico informa la famiglia dell’avvenuto decesso.

“La ricostruzione delle cure fornite al paziente suscita più di qualche perplessità – afferma Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – e per questo riteniamo doveroso da parte della magistratura effettuare tutte le verifiche del caso”. Stando a quanto raccontato dalla moglie della vittima, l’uomo aveva iniziato a lamentare dei fastidi nella mattinata di giovedì mattina. Dolori sempre più forti ad una gamba, gonfia ed arrossata. Chiamata l’ambulanza, alla comunicazione di un’attesa di oltre due ore per l’arrivo del mezzo, i parenti decidono di portarlo in auto al Pronto Soccorso di Vibo Valentia, dove giunge nel primo pomeriggio con febbre e problemi respiratori. L’uomo viene collocato su una barella, vengono predisposti una flebo ed un tampone anti-Covid. La moglie chiede inutilmente agli operatori di verificare quella gamba così gonfia e rossa, perché è evidente che qualcosa non va. La situazione non migliora ed alla sofferenza dell’uomo, si aggiungono la preoccupazione e l’ansia crescenti dei parenti, che attendono inutilmente notizie. Una comunicazione arriva intorno alle 19, ma è tragica: un medico informa la famiglia dell’avvenuto decesso.

I tanti punti all’attenzione della Procura

“Quello che raccontano i parenti – osserva Giacomelli – non è certamente un comportamento umano da parte del personale. Poche notizie, poca chiarezza, un’assistenza che sinceramente lascia senza parole. Crediamo che anche questo sia un aspetto da approfondire, oltre a quello principale della gestione del paziente, che presenta diverse ombre. Sono state fornite le cure adeguate? Perché è stato lasciato al Pronto Soccorso per ore? Si parla di una Tac attesa invano, perché? Sono solo alcuni dei punti che la Procura dovrà chiarire”. Da anni impegnata in battaglie legali contro la malasanità, l’associazione Codici fornisce assistenza ai parenti delle vittime. È possibile segnalare errori medici e inefficienze al numero 065571996 o all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Il camion che trasportava sostanze acide si è ribaltato per cause in corso d'accertamento. La vittima stava terminando il turno di lavoro
Alla vista dei Carabinieri hanno lanciato la droga dal finestrino. In casa è saltato fuori anche un bilancino e un altro grammo di hashish
"È solo un segmento di una strategia complessiva", ha precisato il sindaco di Catanzaro, "ci vuole altro, lo sappiamo, e ci stiamo lavorando"
L'uomo, probabilmente distratto, non si è accorto che l'autobus, che lo precedeva, stava frenando. In ospedale sotto choc anche la conducente
La notizia è stata diffusa da un ristorante che ha dovuto annullare uno degli eventi in cui era prevista la presenza dell'attrice
Nell'involucro 10 grammi di cocaina, ma in casa anche marijuana. Il 56enne deteneva invece 3,5kg di marijuana. Scovata anche una piantagione
Il sindacato evidenzia una "inspiegabile" assegnazione dei fondi e bacchetta Occhiuto e il Dipartimento alla Salute in "silenzio assordante"
L'allerta, diramata dalla Protezione Civile, coinvolge un totale di 6 regioni. Ecco la mappa delle aree a rischio in Calabria
Nell'impatto, avvenuto in nottata, l'auto parcheggiata è stata scaraventata contro un palo dell'illuminazione
Latitante per 30 anni e in manette dal 16 gennaio scorso, è morto nella stanza blindata dell'ospedale de l'Aquila in cui ricoverato da agosto
RUBRICHE

Calabria7 utilizza cookie, suoi e di terze parti, per offrirti il miglior servizio possibile, misurare il coinvolgimento degli utenti e offrire contenuti mirati.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2023 © All rights reserved