Un imprenditore Francesco Gregorio Quattrone, di 66 anni, già proprietario del locale “Arca di Joli” e coinvolto in passato nel processo “Olimpia”, da cui è stato prosciolto e, nel 2012, finito al centro dell’inchiesta “Entourage” condotta della Dia che gli ha sequestrato beni per circa 20 milioni di euro, è salito stamane per protesta a Reggio Calabria su una gru del cantiere del nuovo palazzo di Giustizia in costruzione davanti al Cedir, sede degli uffici giudiziari reggini.
I beni confiscati
I beni confiscati
Dopo qualche ora di protesta, Quattrone è sceso ponendo fine alla sua protesta. Pur essendo stato assolto nel secondo processo, i beni di Quattrone sono stati confiscati al termine del procedimento parallelo, e slegato dal processo penale, istruito davanti alla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. Già a fine 2022, l’imprenditore si era incatenato davanti agli uffici giudiziari ed era stato ricevuto pure dal procuratore Giovanni Bombardieri (ANSA).