L’anticiclone africano dall’Algeria salirà verso il bacino del Mediterraneo investendo in pieno anche l’Italia. Lo comunica Ilmeteo.it sottolineando che le conseguenze non si faranno aspettare. Previste temperature in graduale, ma costante aumento da martedì 15 marzo con punte fino a 18 gradi in pianura padana (Milano e Bologna), ma anche fino a 22-23 gradi sulle valli del Trentino Alto Adige, mentre 15-17 gradi si registreranno facilmente anche al centrosud, come a Roma, Napoli, Bari, Palermo e fino a 20-21 C in Sardegna. L’alta pressione sub-tropicale non porterà soltanto un breve assaggio di primavera, ma i venti caldi provenienti direttamente dal deserto del Sahara trasporteranno anche grosse quantità di sabbia.
L’anticiclone africano
L’anticiclone africano
Lunedì 14: Nuvolosità in graduale diradamento sulla Sicilia con le ultime piogge sui settori orientali, splenderà il sole invece tra Campania e Calabria per gran parte della giornata. Venti deboli dai quadranti nord-occidentali in rotazione a orientali; Zero termico nell’intorno di 1500 metri. Ionio mosso; Basso Tirreno poco mosso. La nuova settimana si apre all’insegna della variabilità sulla Sicilia, dove le ultime precipitazioni, interesseranno i settori orientali. Soleggiato invece tra Campania e Calabria. Da martedì, il rinforzo dell’alta pressione in sede mediterranea, favorirà un generale miglioramento del tempo su tutto il settore con ampio soleggiato e locali addensamenti diurni in prossimità dei comprensori montuosi. Temperature in graduale aumento.
Martedì 15: Un residuo afflusso orientale seguita ad interessare i versanti orientali di Calabria e Sicilia ma senza effetti degni di nota. Altrove stabile e soleggiato ma con nubi alte in transito. Temperature in aumento, venti moderati sul trapanese. Mari mossi o molto mosso lo Stretto di Sicilia.
Mercoledì 16: Sul settore il cielo si manterrà pressoché sereno o poco nuvoloso per gran parte della giornata. Tuttavia, specie in Sicilia, non mancheranno annuvolamenti più organizzati, senza precipitazioni associate. Venti tesi tra agrigentino e trapanese.