“C’è da prepararsi a ogni scenario, anche a uno scenario emergenziale”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria e commissario della sanità, Roberto Occhiuto, parlando con i giornalisti a margine della riunione odierna dell’Unità di crisi anti Covid 19. “Per fortuna – ha aggiunto Occhiuto – grazie alle vaccinazioni e al senso di responsabilità dei calabresi stiamo arginando un problema che invece avrebbe potuto generare la zona rossa per la Calabria, ma c’è la rete ospedaliera sotto pressione, soprattutto per i ricoveri in area medica. Abbiamo pensato ad aumentare il numero di posti di letto, ne abbiamo aumentati già tanti perché quando mi sono insediato ce n’erano 1.040 e ora siamo a 1.077 posti letto e probabilmente nei prossimi giorni se ne attiveranno altri 60-70-80, ci stiamo ragionando. Poi – ha osservato il preisdente della Regione e commissario della sanità calabrese – stiamo valutando anche le possibilità che ci sono offerte dalla telemedicina per curare a casa molti pazienti che potrebbero essere assistiti a domicilio e spesso sono ricoverati in ospedale senza averne davvero necessità”.
Riparare la nave della sanità calabrese
Riparare la nave della sanità calabrese
Per Occhiuto “tutto questo lo stiamo facendo mentre si tratta di riorganizzare anche il sistema sanitario: dobbiamo aprire gli ospedali, costruire le case di comunità, rendere più efficiente il Dipartimento. Ci stiamo occupando di riparare questa nave della sanità che era una nave in mare aperto, alla deriva, senza rotta, mentre siamo nella tempesta. Però sono convinto che con qualche sforzo in più ci riusciremo. Già sulle vaccinazioni, pur avendo noi un indice di difficoltà superiore a quello delle altre regioni, siamo diventati la prima regione d’Italia, per merito dei calabresi e del loro senso di responsabilità ma anche perché – ha concluso il presidente della Regione Calabria – il sistema sanitario calabrese, se ben governato e tenuto sotto pressione, qualche risultato riesce”.