di Alessandro Manfredi – Jole Santelli è la prima donna ad essere eletta Governatore della Calabria.
E’ questa la notizia che emerge dal voto alle Regionali 2020. Il candidato del centrodestra ha stravinto le elezioni, eppure, ad analizzare quanto raccontato dai seggi calabresi, oltre alla storica affermazione di una donna al Governo regionale, c’è ben altro da evidenziare.
E’ questa la notizia che emerge dal voto alle Regionali 2020. Il candidato del centrodestra ha stravinto le elezioni, eppure, ad analizzare quanto raccontato dai seggi calabresi, oltre alla storica affermazione di una donna al Governo regionale, c’è ben altro da evidenziare.
Per la seconda volta consecutiva, a distanza di cinque anni, i calabresi hanno votato il “Non Voto”. In Calabria, infatti, l’affluenza si è fermata al 44,32% di votanti, confermando il 44,16% delle elezioni di novembre 2014. Un dato che evidenzia come il 56% dei calabresi non è assolutamente attratto da una politica che non appassiona. Se ne prende le distanze, nei seggi, mentre sui social la protesta ed il dissenso nei confronti dei politici è elevatissimo. Un dissenso che alle urne, ancora una volta, è stato manifestato con una riconfermata indifferenza. La politica calabrese deve preoccuparsene? In realtà, nonostante la retorica di circostanza, ai politici poco importa quanti votano, perché tutto si gioca su chi prende più voti tra quelli che hanno votato. La Calabria, che anche dai media nazionali è stata poco monitorata, per il residuo interesse che genera, ha vissuto in questi mesi momenti politici e sociali di notevole importanza, che non hanno scongiurato l’assenza volontaria dei cittadini alla vita pubblica. Colpa dei politici? Certo. Ma è colpa anche dei cittadini calabresi. Perché molti di loro sono rassegnati, altri invece credono e gridano al cambiamento. Ma chi mai dovrebbe cambiare le cose se non il voto? Insomma, è un cane che si morde la coda. E da oggi non rimane che raccontare quello che accadrà alla Calabria con il nuovo Governo regionale targato Jole Santelli. L’affluenza clamorosamente bassa è stata già nuovamente archiviata. Si sa, in politica contano i numeri, conta chi vince. Chi non partecipa, di fatto, rinuncia al suo diritto di contare.
Redazione Calabria 7