In Calabria il capo della Protezione civile nazionale: “Situazione incendi sotto controllo”

"Sappiamo che molti di questi incendi hanno la mano dell'uomo, volontaria o involontaria, ma non abbiamo affrontato questo tema"

Il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, è arrivato in prefettura a Reggio Calabria per partecipare alla riunione del Centro coordinamento soccorsi. Da giorni la provincia è devastata dagli incendi che hanno causato vittime e devastazione.  Si è fatto un punto di situazione sullo stato in atto. “Stiamo registrando un certo miglioramento degli incendi, sempre da prendere con estrema cautela. Le temperature, in leggero calo, ci aiutano, le richieste al momento risultano essere, per quello che riguarda la Regione Calabria, gestibili e coperte”. Ha affermato Fabrizio Curcio, al termine della riunione. “Abbiamo richieste da altre parti delle regioni – ha spiegato Curcio – si vede che si sta spostando la richiesta verso il nord, abbiamo richieste dalla Basilicata, dal Lazio. Ricordiamoci che noi dobbiamo avere comunque una visione di tipo nazionale”.

“Tutti dobbiamo fare di più”

“Tutti dobbiamo fare di più”

“Tutti dobbiamo fare di più. Quando ci sono situazioni di questo tipo, soprattutto noi che facciamo un’attività di tipo operativo, veniamo a ragionare con chi lavora sul territorio, ringrazio il prefetto che ha gestito in questi giorni il centro coordinamento soccorso, con i sindaci, con i colleghi del corpo nazionale dei vigili del fuoco, con il volontariato, con le strutture che si sono adoperate. Noi oggi – ha aggiunto Curcio – stiamo verificando come chiudere questa fase operativa, oggi ci sono ancora incendi in Calabria, dopodiché si parlerà della prevenzione, della linea del bosco, di come tutelare i boschi, delle aree protette, di chi poteva fare di più, chi ha fatto bene, chi può migliorare. Oggi non sono venuto a esprimere giudizi su nessuno ma a portare il supporto operativo, l’idea della presidenza del Consiglio dei ministri e del presidente Draghi di essere vicino a un territorio duramente colpito anche con vittime e a ragione con il territorio su come uscire da questo momento”.

Stato di mobilitazione nazionale

“Per il momento è stato dichiarato lo stato di mobilitazione nazionale, così come è stato fatto in Sicilia, che per la Regione Calabria è stato firmato dal presidente del Consiglio Draghi domenica scorsa. Questo – ha proseguito Curcio – ha consentito al sistema di mobilitare delle risorse fuori regione, ha consentito al corpo nazionale che già aveva raddoppiato i propri turni, di mobilitare ulteriori risorse. Ha consentito di permettere ai sindaci, per esempio, di lavorare sulle somme urgenze. Dal punto di vista operativo quella dichiarazioni di mobilitazione nazionale ha aiutato il territorio ad essere più reattivo nella gestione emergenziale. Non abbiamo parlato del dolo, sappiamo che molti di questi incendi hanno la mano dell’uomo, volontaria o involontaria, ma non abbiamo affrontato questo tema. Sono emerse le procedure per proseguire a gestire questa fase operativa e soprattutto si sono fatti dei ragionamenti più ampi anche in termini di prevenzione, rapporto col Parco, che non sono temi di adesso, sono temi di prima e saranno temi di dopo. Quindi si sono poste le basi per ragionare su come migliorare alcune attività di prevenzione”.

Ritardi canadair

“Abbiamo discusso degli interventi dei canadair perché le procedure per l’attivazione dei mezzi aerei della flotta di Stato è una procedura molto consolidata. E’ una procedura – ha puntualizzato Curcio – che tiene conto ovviamente delle esigenze del territorio, ma anche delle esigenze nazionali. Ci siamo confrontati su questo, abbiamo anche spiegato le procedure. Credo che il rapporto sia stato di assoluta cooperazione, anzi voglio ringraziare molto i sindaci perché il sindaco è l’interfaccia con il cittadino, quello che al di là dell’autorità di protezione civile, poi deve convincere il cittadino a lasciare le proprie case se pur momentaneamente, dev’essere quello che fa le somme urgenze e quello che deve dare le risposte al cittadino, quindi questo confronto aiuta noi a spiegare alcune procedure nazionali, che magari non sono sempre molto note, e aiuta credo anche loro a comprendere che il sistema è un sistema che funziona a livelli”.

Brucia intera area mediterranea

“Sui boschi ci sono dei piani che sono regionali, la linea e la filiera del bosco è tutta regionale, lo Stato assicura il concorso della flotta aerea nel momento in cui la parte regionale non riesce per dimensioni, per tipologia, per evento meteorologico perché non ci scordiamo che siamo finiti nella settimana più calda dell’anno come è stata definita dagli esperti. Abbiamo intorno – ha aggiunto Curcio – un’area mediterranea che sta bruciando, la Grecia e altri paesi del Mediterraneo. Noi abbiamo fatto una mobilitazione nazionale che ha portato risorse a supporto di ciò che avviene nel territorio. Il mandato è quello di ascoltare il territorio, dopodiché ci sarà una valutazione che sarà dal punto di vista tecnico, poi si farà una valutazione più complessiva. Abbiamo l’Oristanese molto colpito, una Sicilia molto colpita, una Calabria molto colpita, abbiamo una campagna incendi che non è finita, siamo ancora prima di Ferragosto quindi ancora dobbiamo andare avanti, dopodiché si faranno le valutazioni nelle sedi opportune”.

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