Recluso in carcere a Catanzaro con il Covid e numerose patologie che negli scorsi mesi hanno evidenziato la necessità del ricovero in Ospedale. A denunciarlo il quotidiano “Il Riformista” con un articolo a firma di Leonardo Berneri. La Corte d’Appello, tuttavia, ha ritenuto non esservi i presupposti per la concessione dei domiciliari nei confronti di Antonio Vaccarino, 76 anni, già sindaco di Castelvetrano.
In aggiunta alle numerose patologie cardiache il Covid 19, a seguito di un focolaio scatenatosi all’interno della struttura carceraria, ha contratto il virus che non solo ha complicato il quadro clinico di Vaccarino ma sta impedendo gli opportuni controlli clinici necessari ad una persona che presenta particolari patologie.
In aggiunta alle numerose patologie cardiache il Covid 19, a seguito di un focolaio scatenatosi all’interno della struttura carceraria, ha contratto il virus che non solo ha complicato il quadro clinico di Vaccarino ma sta impedendo gli opportuni controlli clinici necessari ad una persona che presenta particolari patologie.
Vaccarino è stato condannato dal Tribunale di Marsala a sei anni di carcere, per concorso in rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento personale con l’aggravante per mafia. Già vittima di malagiustizia, tanto da essere stato recluso ingiustamente nel supercarcere di Pianosa, nei primi anni del 2000 ha collaborato con i servizi segreti capitanati da Mario Mori per la cattura di Matteo Messina Denaro. Operazione vanificata a causa di una fuga di notizie.