Il “rito dei Vattienti” (battenti) – tradizionale celebrazione pasquale di Nocera Terinese – in provincia di Catanzaro -, salta ancora. La cerimonia, vietata dalla Commissione straordinaria del Comune perché giudicata non idonea dato l’attuale contesto sanitario legato alla pandemia, non si terrà neanche quest’anno. I “fedeli penitenti”, durante la processione, si flagellano battendosi le gambe (da cui il termine vattienti) con pezzi di vetro, fino a sanguinare. Pieni di ferite e con il corpo coperto di sangue, simbolo di quello salvifico di Cristo, percorrono quindi le vie del paese, visitando case di amici e parenti.
Provvedimento di inibizione
Provvedimento di inibizione
“La pratica dello spargimento di sangue per le vie cittadine unita all’apposizione dello stesso sulle mura degli edifici cittadini – è scritto nell’ordinanza emessa dal Comune di Nocera Terinese – è in assoluto contrasto con le primarie esigenze di tutela della salute pubblica e salubrità dell’ambiente e ciò, unitamente alla notoria attrazione alla manifestazione di un considerevole flusso di persone, induce all’adozione di provvedimento di inibizione della pratica dei Vattienti, sebbene sia stato dichiarato cessato lo stato di emergenza pandemico da Covid-19″.
Un nuovo stop
“Le misure di contenimento – precisa l’ordinanza – finora in vigore sono tuttora in parte obbligatorie ed in parte raccomandate nel graduale processo di superamento delle restrizioni, qualsiasi manifestazione che preveda situazioni di assembramenti impone di valutare con opportuna prudenza ogni accorgimento utile e necessario alla prevenzione circa la circolazione del virus ancora molto diffuso”. Il rito risale addirittura all’anno 1473 ma, in passato, è stato formalmente condannato dal Vaticano, tanto che i vattienti erano in via di estinzione. La pratica fu in alcuni casi anche vietata dalle forze dell’ordine. Fino al 1997, quando la cerimonia è tornata in auge tra le vie del paese. Oggi un nuovo stop.
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