In migliaia già “tri-vaccinati”, pronti per Rsa ed over80

E' stato il primo giorno per la somministrazione del richiamo alle categorie vulnerabili indicate dal ministero della Salute
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C’è lo zoccolo duro di no vax – alcuni milioni di italiani – che resiste ostinatamente al vaccino anti-Covid e c’è chi invece ieri – alcune migliaia – è arrivato già alla terza dose. E’ stato il primo giorno, infatti, per la somministrazione del ‘richiamo’ alle categorie vulnerabili indicate da una circolare del ministero della Salute: immunocompromessi, trapiantati, malati oncologici con determinate specificità. Complessivamente 931mila gli interessati.

“È un passo avanti importante per dare protezione a chi ha un sistema immunitario più debole”, ha detto il ministro Roberto Speranza. “I vaccini – ha spiegato da parte sua il generale Francesco Figliuolo – ci sono, tutti i presidenti di Regione sono pronti anche per partire con la terza dose per i residenti delle Rsa, gli over 80 e per il personale sanitario: questo non appena il Cts ci darà il via libera”. Il bollettino quotidiano, intanto, dà conto di 44 vittime e un tasso di positività che sfiora il 2% nelle ultime 24 ore. E se si registra un calo dei pazienti in terapia intensiva (sono 523, 7 in meno di ieri) sono invece in aumento i ricoverati nei reparti ordinari (3.982, +53).

“È un passo avanti importante per dare protezione a chi ha un sistema immunitario più debole”, ha detto il ministro Roberto Speranza. “I vaccini – ha spiegato da parte sua il generale Francesco Figliuolo – ci sono, tutti i presidenti di Regione sono pronti anche per partire con la terza dose per i residenti delle Rsa, gli over 80 e per il personale sanitario: questo non appena il Cts ci darà il via libera”. Il bollettino quotidiano, intanto, dà conto di 44 vittime e un tasso di positività che sfiora il 2% nelle ultime 24 ore. E se si registra un calo dei pazienti in terapia intensiva (sono 523, 7 in meno di ieri) sono invece in aumento i ricoverati nei reparti ordinari (3.982, +53).

Decreto Green Pass

Ultime limature, poi, al decreto sul green pass approvato giovedì scorso dal Consiglio dei ministri. Si stanno precisando meglio le questioni della sicurezza e delle sostituzioni dei dipendenti delle imprese fino a 15 lavoratori sospesi perchè privi di certificazione verde; saranno ammesse due sostituzioni di 10 giorni ciascuna fino al 31 dicembre. Il provvedimento dovrà poi essere bollinato e firmato dal capo dello Stato prima di andare in Gazzetta Ufficiale, forse oggi.

Sono 41 milioni – pari al 69,3% della popolazione complessiva – gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale. Un dato soddisfacente per il generale Figliuolo che ieri in visita a due centri vaccinali in Veneto ed in Sicilia, ha rivolto un accorato appello “a tutti coloro i quali in questo momento sono esitanti: chiedete ai medici, agli infermieri e a chi ha ancora sulla pelle gli effetti del Covid. Qui non si tratta di obblighi o non obblighi, ma di salute pubblica e salute individuale. Dobbiamo spingere su quest’ultimo miglio”.

La dose aggiuntiva

Quanto alla dose aggiuntiva, ha osservato, “se ci dicono che bisogna darla alle altre fasce d’età lo faremo: è una decisione che prenderà la scienza”. Tra i ‘fragili’ ai quali è stata fatta la terza iniezione, tanti giovani, come i pazienti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma: si tratta principalmente di ragazze e ragazzi immunodepressi, trapiantati, con insufficienza renale cronica, in dialisi. In Lombardia, ha spiegato il coordinatore della campagna, Guido Bertolaso, ieri sono stati vaccinati 2.500 immunocompromessi, entro la metà di ottobre saranno raggiunte 150mila persone.

In vista della scadenza del 15 ottobre, quando entrerà il vigore il decreto sul green pass, il Governo punta ad accelerare sull‘immunità di gregge, dopo settimane di somministrazioni contenute. Negli ultimi giorni, ha spiegato Figliuolo, “abbiamo visto un incremento delle prenotazioni e nei prossimi giorni vedremo se questo trend sarà consolidato”. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco “sarà difficile riuscire ad arrivare all’immunità di gregge, visto che in questo momento purtroppo non si può ancora abbassare l’età della vaccinazione, però più velocemente ci vacciniamo più potremo riuscire ad ottenere una convivenza civile con questo virus”.

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