Inaugurata al San Giovanni di Catanzaro la Personale di Crimasso

Crimasso è il nome d’arte del ventunenne Cristian Mancuso, nato a Zurigo in Svizzera, ma residente in Catanzaro dal 2011, insieme ai genitori, entrambi di origini calabresi. Una storia, interessante la sua, che nasce da una percezione visiva straordinaria innata, evidente già a soli 6 anni, documentata da test attitudinali psicologici, di prassi nel sistema scolastico svizzero e che si evidenzia a tredici anni quando la sua famiglia decide il trasferimento nel paese natio della madre Angela Procopio e del padre del marito Giuseppe Mancuso, a Catanzaro. Il trasferimento ha innescato nel ragazzo sentimenti contrastanti fra la perdita dei legami dell’infanzia e l’aspettativa di un nuovo inizio a 1600 kilometri di distanza dal zurighese. Crimasso ha così incanalato tutta la sua frustrazione in un segno grafico convulso e quasi ossessivo che è divenuto la caratteristica predominante della sua pittura. La sua originalità non è passata inosservata. La madre, artista affermata in Svizzera e insegnante di pittura lo incoraggia ad esporre con lei alla Biennale internazionale di Palermo e dopo l’esposizione dell’opera, arriva la convocazione del diciassettenne Crimasso, da Vittorio Sgarbi per la promozione della sua arte in un suo progetto espositivo. Da lì inizia per il giovane un percorso artistico che lo porta a partecipare a Collettive non solo nazionali, ma anche in Europa e oltreoceano, negli Stati Uniti. Era giusto che la sua prima personale fosse però, qui in Calabria, dove generalmente i giovani pensano di non essere apprezzati e si sentono costretti a cercare consensi al di là delle Alpi. Nasce così, appena dopo aver conseguito il diploma, presso l’Istituto Superiore Artistico  G. de Nobili di Catanzaro, un progetto appoggiato dall’Assessore alla Cultura e Vice Sindaco di Catanzaro Ivan Cardamone, che si realizza con l’inaugurazione della prima personale di Cristian Mancuso in arte Crimasso, dal titolo “Massimalismo Trasversale”presso le suggestive sale espositive del Complesso Monumentale  del San Giovanni di Catanzaro, sabato 28 settembre.

L’evento, patrocinato dal Comune  e dall’Assessorato alla Cultura di Catanzaro, si è aperto ai numerosi intervenuti con una conferenza moderata dalla curatrice della mostra e madre di Cristian, Angela Procopio, che ha presentato i vari relatori del tavolo d’onore: l’Assessore e Vice Sindaco Ivan Cardamone, che ha spiegato l’interesse dell’Assessorato di dare un forte contributo all’arte e alla cultura grazie alla messa a disposizione di ben sette poli museali a Catanzaro e all’organizzazione di eventi già calendarizzati fino a giugno dell’anno prossimo; il teorico e critico d’arte Ghislain Mayaud che ha illustrato il significato del titolo della mostra “Massimalismo trasversale”; l’artista e critico d’arte Gianfranco Pugliese che ha analizzato la natura del segno di Crimasso riassumendola in termini come ossessività e automatismo segnico; lo storico e critico d’arte Giuseppe Giglio che ha descritto nei dettagli  una panoramica storica dell’arte fino ad arrivare alla definizione di  grafica convulsa e straripante nelle opere in bianco e nero di Crimasso e infine la gallerista Giovanna Adamo che si è proposta desiderosa di accogliere le sue opere nella propria galleria” Spazioarte 57”, di Lamezia Terme.

L’evento, patrocinato dal Comune  e dall’Assessorato alla Cultura di Catanzaro, si è aperto ai numerosi intervenuti con una conferenza moderata dalla curatrice della mostra e madre di Cristian, Angela Procopio, che ha presentato i vari relatori del tavolo d’onore: l’Assessore e Vice Sindaco Ivan Cardamone, che ha spiegato l’interesse dell’Assessorato di dare un forte contributo all’arte e alla cultura grazie alla messa a disposizione di ben sette poli museali a Catanzaro e all’organizzazione di eventi già calendarizzati fino a giugno dell’anno prossimo; il teorico e critico d’arte Ghislain Mayaud che ha illustrato il significato del titolo della mostra “Massimalismo trasversale”; l’artista e critico d’arte Gianfranco Pugliese che ha analizzato la natura del segno di Crimasso riassumendola in termini come ossessività e automatismo segnico; lo storico e critico d’arte Giuseppe Giglio che ha descritto nei dettagli  una panoramica storica dell’arte fino ad arrivare alla definizione di  grafica convulsa e straripante nelle opere in bianco e nero di Crimasso e infine la gallerista Giovanna Adamo che si è proposta desiderosa di accogliere le sue opere nella propria galleria” Spazioarte 57”, di Lamezia Terme.

Durante l’occasione è stato presentato il Catalogo “Crimasso” edito dalla prestigiosa Casa Editrice Rubbettino, dal progetto grafico di Samuele Mancuso.

In conclusione la curatrice ha  ringraziato quanti hanno contribuito all’allestimento e al successo dell’evento: l’Associazione 4Culture, Matteo Tirelli, Vincenzo Caracciolo e per il trasporto opere Antonio Iritano; lo studio Antonio Chiarella per la sicurezza; Marika e Martina Madarena per il servizio al buffet; la “Sfera” di Catanzaro Lido, l’autofficina e gommista di Giancotti e la Calabroparati di Claudio Verrino.

Le opere rimarranno esposte fino al 11 ottobre, da martedì a domenica, orari: 10:00 – 12:00, 17:00 – 20:00. Ingresso libero. Durante il periodo espositivo summenzionato, Crimasso realizzerà, davanti agli astanti, in una stanza delimitata da pareti trasparenti, all’interno dell’ultima delle sale espositive del San Giovanni, un’opera che sarà donata al Comune di Catanzaro.

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