“Il 2020 è stato segnato, però, anche da fatti altrettanto devastanti che hanno riguardato il mondo giudiziario”. Lo ha affermato il presidente della Corte d’appello di Reggio Calabria, Luciano Gerardis, nel corso del suo discorso alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. “La questione morale – ha aggiunto Gerardis – si è sposata al concreto pericolo di una crisi istituzionale senza precedenti, che ha confermato la necessità di rigorosi paletti etici nell’esercizio delle funzioni pubbliche. Di più. Si sono messe in mostra crepe pericolose per la stessa struttura democratica fondata sulla tripartizione e l’autonomia dei poteri dello Stato”.
“Solo il tempo – ha proseguito – potrà dire se sia stato colto il messaggio che il coinvolgimento dell’intero corpo magistratuale è essenziale per emendarsi da metodi purtroppo da gran tempo assai diffusi per un’innegabile degenerazione progressiva del sistema. Andrà fatta anche una piena autocritica da parte di tutti senza pensare di poter scaricare le coscienze su condotte dei singoli i quali, pur se responsabili, hanno potuto continuare ad operare imperterriti grazie alla consapevolezza se non alla complicità ed al tornaconto di molti. Riprendiamo tutti, allora – ha esortato Gerardis – a fare fino in fondo la nostra parte, piccola o grande che sia. E cerchiamo con umiltà di dare sempre del nostro meglio sia nell’attività giurisdizionale che in eventuali incarichi collaterali”.
“Solo il tempo – ha proseguito – potrà dire se sia stato colto il messaggio che il coinvolgimento dell’intero corpo magistratuale è essenziale per emendarsi da metodi purtroppo da gran tempo assai diffusi per un’innegabile degenerazione progressiva del sistema. Andrà fatta anche una piena autocritica da parte di tutti senza pensare di poter scaricare le coscienze su condotte dei singoli i quali, pur se responsabili, hanno potuto continuare ad operare imperterriti grazie alla consapevolezza se non alla complicità ed al tornaconto di molti. Riprendiamo tutti, allora – ha esortato Gerardis – a fare fino in fondo la nostra parte, piccola o grande che sia. E cerchiamo con umiltà di dare sempre del nostro meglio sia nell’attività giurisdizionale che in eventuali incarichi collaterali”.