Incendiano auto a imprenditrice, arrestati due giovani nel Cosentino

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Avrebbero incendiato l’auto di un’imprenditrice al fine di estorcerle denaro. Per tale motivo due uomini sono stati arrestati a Cassano Allo Ionio, comune in provincia di Cosenza, dai carabinieri di Corigliano Calabro. Sono accusati di concorso in tentata estorsione aggravata. Gli arresti sono relativi all’incendio doloso di un’auto avvenuto il 21 gennaio scorso nel comune della Sibaritide ed appartenente ad un’imprenditrice del posto. Le indagini, scattate subito dopo l’evento, avrebbero fatto emergere che l’imprenditrice era stata vittima, a partire dal settembre 2020, di diverse richieste estorsive da parte di Giuseppe Scorza, 29enne del posto, per un importo di 1.500 euro, da erogare quale corrispettivo di una millantata guardiania fornita al lido della donna nella stagione estiva, a cui l’imprenditrice si era opposta con fermezza.

I carabinieri, inoltre, visionando le immagini di alcuni impianti di videosorveglianza, hanno riscontrato che l’auto in uso all’altro indagato, Salvatore Stabile, 29enne, nel giorno e nell’orario prossimo all’incendio era nei pressi del luogo dove era parcheggiata la macchina della donna. I due indagati erano scesi con un bidoncino in mano pieno di liquido infiammabile e poco dopo erano scappati dal luogo del reato a mani vuote e verso il loro veicolo. I malviventi sono stati riconosciuti dai militari perché già noti negli ambienti investigativi per altri reati. I carabinieri, inoltre, hanno effettuato dopo pochi giorni una perquisizione a carico di Scorza, trovandolo vestito con gli stessi indumenti indossati durante il compimento dell’atto incendiario. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Castrovillari.

I carabinieri, inoltre, visionando le immagini di alcuni impianti di videosorveglianza, hanno riscontrato che l’auto in uso all’altro indagato, Salvatore Stabile, 29enne, nel giorno e nell’orario prossimo all’incendio era nei pressi del luogo dove era parcheggiata la macchina della donna. I due indagati erano scesi con un bidoncino in mano pieno di liquido infiammabile e poco dopo erano scappati dal luogo del reato a mani vuote e verso il loro veicolo. I malviventi sono stati riconosciuti dai militari perché già noti negli ambienti investigativi per altri reati. I carabinieri, inoltre, hanno effettuato dopo pochi giorni una perquisizione a carico di Scorza, trovandolo vestito con gli stessi indumenti indossati durante il compimento dell’atto incendiario. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Castrovillari.

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